Rob Whitworth è sicuramente il Maestro della post-produzione time-lapse, da cui tutti noi possiamo apprendere moltissimo. Un uomo che ha fatto del time-lapse la sua fonte di reddito non è cosa da tutti!
Lo ripetiamo ogni mese: amiamo raccontare storie di successo, quelle del tipo “un time-lapse ti cambia la vita“. E’ quindi con orgoglio che questo mese vi parliamo di Rob: godetevi l’intervista!
Chi è Rob Whitworth, con un video?
Come sempre, prima di iniziare la nostra intervista, diamo uno sguardo all’ultima creazione di Rob Whitworth, qualora ve la foste persa:
Introduzione
Ciao Rob, e grazie anche a te per aver accettato la nostra intervista!
Storia del Giorno, Best of 2012, e Best of 2013: sei stato già premiato svariate volte su Time Lapse Italia grazie ai tuoi fantastici video!
1. Come ci si sente ad essere uno dei time-lapser più premiati in assoluto sul nostro sito, e a proposito.. che te ne pare dello stesso?
Wow, questo è veramente figo!
Sfortunatamente non sono in grado di leggere in italiano (le mie conoscenze di Italiano si limitano a ordinare una caraffa di vino e chiedere il conto), ma so che Time Lapse Italia ha un vasto numero di seguaci, e recensisce un sacco di timelapse interessanti. E’ divertente vedere come il time-lapse sia una di quelle cose che trascende in qualche modo le barriere culturali e linguistiche.
2. Ci sembra di capire che investi un sacco di tempo nella fase di post-produzione, nel tuo workflow, perché le tue creazioni hanno sempre quel “qualcosa in più” semplicemente straordinario, e difficile da trovare nei video degli altri.
Che ne dici di condividere con noi alcuni dettagli sulla stessa post-produzione? Qual è il tuo workflow durante la fase di scatto, e quanta pianificazione c’è dietro le quinte?
Senza andare troppo nello specifico, mi piace giocare mentre scatto per massimizzare le possibilità in post-produzione, piuttosto che andare semplicemente ad aggiunger valore in post. E’ un lusso che tipicamente le aziende di produzione non hanno, mentre io ho il controllo dell’intero flusso di lavoro.
La prima volta che arrivo in una location, immagino esattamente gli scatti e gli effetti che devo raggiungere nel video finale. E’ molto divertente la fase quando devo spiegare le idee al cliente! Credo di sembrare sempre piuttosto pazzo.
3. La nostra community adora i tuoi lavori, Rob!
Dal momento che alcuni membri fanno fatica ad ottenere video finali nitidi come i tuoi, ti chiedono di condividere con noi i dettagli sul tuo workflow: che software utilizzi e quando. Quanti passaggi di encoding video subiscono i tuoi video? Editi direttamente i file RAW oppure no? Qual è il codec finale applicato.. ecc..
Potresti gentilmente darci i tuoi consigli?
Questo è il mio flusso di lavoro, semplificato:
- Scatto in RAW, e organizzo i file con Lightroom
- Utilizzo LRTimelapse, un programma fantastico che è diventato indispensabile nel mio lavoro. Ti consente transizioni attraverso le impostazioni di sviluppo in Lightroom, e sistema i problemi di flickering senza sforzi. Inoltre, il famoso “Holy Grail” è un’ottima soluzione per gli scatti dal giorno alla notte, fatti correggendo gli incrementi di stop
- Tanto lavoro in After Effects
- Ultimi ritocchi e composizione finale in Premiere or Final Cut Pro 7
E’ difficile dare una panoramica precisa sulle tecniche utilizzate, poiché risultati auspicati richiedono differenti flussi di lavoro.
La cosa fondamentale è provare sempre cose nuove, e sperimentare. Spesso mi riesce difficile guardare indietro ai miei lavori, perché ho imparato davvero molte cose nel corso del tempo, dal momento che ora so come posso post-produrre e scattare una sequenza.
4. Innamorato di Nikon, o hai anche provato altre marche e ti trovi meglio con una Nikon alla fine?
Ho fatto qualche scatto di recente con Canon. Utilizzare poi il Magic Lantern su Canon.. è davvero impressionante! Spero che anche Nikon se ne esca con qualcosa di simile presto.
Ad ogni modo, per me lavorare con Canon è come disegnare con la destra (sono mancino!). Penso che entrambi i marchi abbiano ottimi meriti, ma comunque visto che mio padre usava Nikon ho fatto anche io la stessa cosa. E costantemente chiedo a Nikon nuove funzionalità.
5. Secondo te, chi sono i migliori time-lapser che conosci e segui?
Da ragazzo era per me fonte di ispirazione guardare i programmi di BBC Natural History Unit. I documentari sulla natura includevano strepitose sequenze time-lapse di stagioni che cambiavano, o altri eventi naturali impressionanti. Ora lavorerò con loro su una serie, e ne sono davvero entusiasta!
Nel 2008 ho guardato uno dei time-lapse di Keith Loutit, “Bathtub”. Sono rimasto a bocca aperta! Raccontava una storia, perfettamente in linea con la musica.. e aveva uno stile unico in tilt-shift.
Al momento ci sono davvero un sacco di figate nel mondo del timelapse, e tante persone talentuose, quindi non sarebbe giusto citarne una sola.
6. Crediamo che la produzione di time-lapse di altissima qualità possa in qualche modo apportare benefici alla carriera di un autore. Sei d’accordo? E se sì, com’è cambiata la tua vita con il time-lapse?
Quando ho finito il liceo, ho deciso che avrei voluto fare il fotografo, e da quel momento ho investito tutte le mie energie e il mio titolo di studio affinché diventassi sempre meglio in quel che facevo.
Un momento importante per me è stato nel 2009, quando mi sono trasferito nel Vietnam centrale per vivere con i miei risparmi (e con la mia ragazza), per migliorare la tecnica senza la pressione del lavoro per clienti o altri fotografi. Quando ho poi lanciato il mio primo video Traffico nella frenetica Ho Chi Min City alla fine del 2011, il numero dei miei lavori commerciali è costantemente salito.
Attualmente lavoro su 5 progetti, alcuni a lungo termine, altri più a breve. Quindi ora la mia vita è dedicata alle produzioni time-lapse, così come ad altre cose che naturalmente si accompagnano al tuo business.
Credo che lavorare su qualcosa che ami e di cui sei appassionato abbia i suoi benefici. Devi credere che sei bravo in ciò che fai, e lavorare su qualcosa di importante. Il resto accade da sé (incrociando le dita).
7. Siamo davvero interessati a conoscere come vedi il mercato professionale di time-lapse oggigiorno, e se sei riuscito quindi a vivere di time-lapse!
Te lo dirò tra 30 anni! 🙂
Per me è tutto tecnologia che ti espande nuovi orizzonti in fatto di creatività. Fare cose così pazzesche non era possibile anni fa. Non passo il mio tempo a criticare i time-lapse degli altri. Penso sia un’ottima cosa che ci siano. Ma bisogna fare sempre cose nuove, e spingere il time-lapse verso livelli sempre diversi.
Ho scoperto che imparare a gestire il tuo business, lavorare professionalmente con i clienti, può essere almeno così importante come la qualità della tua fotografia. La ragazza con la quale mi sono trasferito in Vietnam, “Sue” come la chiamo io, ora diventata mia moglie, gioca un ruolo importante nel business e mi è di grande supporto.
C’è un numero limitato di persone interessate veramente al “puro time-lapse”, quindi credo che bisogni semplicemente aggiungere qualcosa di diverso al proprio lavoro, per la maggior parte delle persone, sia questo una storia, una tecnica, un contenuto o una colonna sonora davvero particolare!
10 anni fa il mercato del time-lapse professionale era proprio piccolo, visto che i costi erano altissimi. E’ una bella cosa che oggi con attrezzatura da 500$ puoi ottenere un girato di qualità cinematografica in 4K!
La tecnologia ha migliorato nettamente la qualità fotografica negli ultimi 10 anni, e questo è davvero eccitante. Pensa cosa potremo fare in futuro..
8. Credi ci sia ancora spazio per videomaker amatoriali e professionisti, di uscire allo scoperto e diventare famosi nel mondo con un ottimo time-lapse, com’è successo a te?
No, non credo.. meglio lasciar perdere 🙂
Ho lanciato il mio “Traffico nella frenetica Ho Chi Min City” nel dicembre 2011. Mi trovavo nel centro del Vietnam con un portatile Apple, un paio di amici su Facebook e nessuno che mi seguisse su Vimeo.
In 3 giorni, 700.000 persone han visto il video, che è apparso sui media di tutto il mondo, sia online che (pure, stranamente) sulla carta stampata!
Tutto è possibile!
Grazie mille, Rob!
Ringrazio tantissimo Rob Whitworth per il suo tempo e disponibilità, nonché per questa splendida intervista.
Spero e credo la stessa possa essere di grande ispirazione per chi, come noi, ama questa tecnica fotografica.
In bocca al lupo per tutto Rob, e un grande abbraccio dall’intera nostra comunità italiana di time-lapser!
Marco
traduzione in italiano a cura di Marco Famà
Questa è la versione tradotta dell’intervista originale “Talking to Rob Whitworth, the Master of time-lapse Post-Production“, fatta da Time Lapse Italia in origine in lingua inglese.