Cosa serve per realizzare un video time-lapse?

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Scopri quale attrezzatura ti serve per realizzare un video time-lapse, dalla fotocamera agli accessori, dai programmi per eliminare i difetti al montaggio finale.

Cosa serve per fare un time-lapse?

Premessa

La prima cosa che devi sapere è che non ti serve un corpo macchina da 2000€ per fare un buon time-lapse. Alcune delle migliori sequenze video sono state girate con supercompattone da 300€ circa, ci credi?

La cosa importante, però, è prendere coscienza del fatto che, se è vero che servono solo 30min per capire i fondamenti della realizzazione di un time-lapse, bisogna avere tanta voglia di sperimentare, provare e imparare costantemente nel tempo per farne uno davvero bene.

Vediamo adesso cosa serve per cominciare:

1. Fotocamera

Non puoi realizzare un time-lapse senza possedere una fotocamera, sia essa quella di un telefonino, una compatta, o una reflex digitale DSLR. Ovviamente, la qualità del risultato finale sarà migliore tanto più di qualità sarà l’attrezzatura da te utilizzata.

1.1 Fotocamera integrata in un cellulare

Tutti i buoni smartphone possiedono ormai una fotocamera integrata con una qualità ottica strepitosa: iPhone 6, LG G4, Samsung Galaxy S6.. sono ormai in grado di produrre ottime immagini, chiaramente in condizioni di luce non troppo critiche.

Basterà quindi installare un’applicazione dedicata alla fotografia time-lapse – di fatto, un intervallometro software che programma il cellulare ad uno scatto ogni “x” secondi, e il gioco è fatto: il video time-lapse. Per i telefoni Apple, vi segnaliamo IguanaLapseTimeLapse di xyster.net, per Android Time-Lapse – Lite e per i possessori di Windows Phone 7 Timelapse.

Questo è un esempio di ciò che puoi creare già soltanto con un “vecchio” iPhone 4S: “Dubai to Thailand“.

Notevole, vero?

In questo tutorial non approfondiremo questo aspetto della realizzazione di TL perché pensiamo che tutto sommato, sia un po’ “tutto qui” quello che c’è da sapere – ma ci farebbe piacere se qualcuno di voi scrivesse un tutorial dedicato ad una app a cui è particolarmente affezionato.

1.2 Fotocamera compatta

Un passo oltre alla fotocamera integrata dell’iPhone (in termini più di possibilità offerte che qualità dell’immagine), ma non ancora ai livelli delle reflex digitali.

Le fotocamere compatte – specialmente quelle di fascia un po’ più alta – possono regalarci già ottime soddisfazioni, a patto però di avere un intervallometro integrato per essere programmate ad uno scatto ripetuto nel tempo ad intervalli regolari (se ti interessa, leggi più avanti in dettaglio cos’è un intervallometro).

Qualsiasi compatta sul mercato al giorno d’oggi produce immagini con una risoluzione decisamente più alta del “Full HD 1080p”, quindi meglio concentrarsi sull’acquisto di una compatta che dia un buon risultato in termini di qualità dell’immagine, e che abbia appunto un intervallometro integrato.

Le fotocamere compatte Canon godono di un privilegio non da poco: sebbene non nascano con un intervallometro integrato, esiste un “accrocchio” chiamato Canon Hack Development Kit in grado di abilitare sia questa che tante altre funzionalità, senza modificare alcun che e senza farci perdere la garanzia per una modifica non consentita.

Se ti può interessare, ti consigliamo il fantastico video tutorial disponibile su Come modificare la tua fotocamera Canon utilizzando il CHDK?

1.3 Fotocamera digitale reflex (DSLR)

E’ chiaramente la migliore scelta in termini di costo / benefici: ottimi risultati, alta qualità delle immagini, un costo tutto sommato contenuto rispetto alle videocamere per time-lapse che costano decine di migliaia di euro.

Anche qui, è possibile spendere meno e partire con una fotocamera di seconda mano come la Canon 60D o addirittura una Canon 1100D per esempio. La trovi su eBay a poco, è un’ottima macchina che puoi usare in modalità completamente manuale, e soprattutto anche se la distruggi dopo aver fatto qualche decina di time-lapse non ti pesa così tanto.

Se invece la tua disponibilità di denaro è più alta, puoi optare su una Canon 6D o Canon 5D Mark III, che ti consentono di operare utilizzando un live view molto preciso, memorizzano file RAW con una profondità di bit più elevata e ti garantiscono quindi una maggiore malleabilità in fase di post-produzione. Ma qui siamo già ad un livello direi semi professionistico.

2. Intervallometro

Cos’è l’intervallometro?
Un intervallometro è un piccolo apparecchio in grado di far scattare l’otturatore della propria fotocamera ogni n secondi, per n volte (anche infinite). Può essere esterno, o come abbiamo visto poco fa, integrato nella fotocamera.

I corpi macchina Canon purtroppo non hanno questa funzione integrata, e richiedono l’acquisto di uno esterno. Le buone Nikon possiedono invece un intervallometro già dalla nascita tra le voci di menu.

Nikon Intervallometro integrato

Quello qui sopra ne è un esempio: con una Nikon D3 è possibile andare nello Shooting Menu, e attivare “Interval Timer Shooting”.

Se ti interessa conoscere le varie possibilità in giro sul mercato, consulta gli articoli dedicati agli intervallometri.

Per i possessori di fotocamere Canon l’intervallometro ideale è il Canon TC-80N3, che consente di impostare la frequenza di scatto (ogni quanti secondi vuoi che venga prodotto un fotogramma), il numero di scatti totali da 1 a 99 oppure infinito, e il ritardo di scatto a cui partire.

Se vuoi risparmiare qualcosina, potete puntare sugli equivalenti di marche non conosciute, molto meno cari ma altrettanto validi (leggi: Phottix).

Ti segnaliamo inoltre la possibilità di utilizzare anche il software a corredo con le fotocamere (su Canon si chiamano le EOS Utility): una soluzione a costo zero, che prevede però la connessione diretta laptop/corpo macchina costante, poiché i comandi di scatto arriveranno proprio dal portatile. Non è la soluzione più comoda del mondo, ma una tra le più economiche.

Se ti interessa approfondire leggi il tutorial dedicato: Realizzare un time-lapse utilizzando le Canon EOS Utility.

3. Treppiede (altamente consigliato)

Possedere un treppiede stabile e solido è fondamentale per la buona riuscita di un video time lapse, sebbene non sia obbligatorio.

A seconda del corpo macchina (se utilizzi una DSLR), dell’obiettivo usato, e di eventuali extra dotazioni, il peso del set sarà facilmente di un paio di chili almeno. Un buon treppiede sosterrà tutto senza problemi il carico, e consentirà di mantenere l’arsenale stabile per tutta la durata della sessione di scatto.

Il consiglio che mi sentirei di darti è di orientarti comunque su un treppiede che sia piuttosto alto (almeno 170cm), che dia la possibilità di ridurre facilmente la lunghezza di una singola gamba – utile nel caso in cui il terreno non sia piatto ma scosceso, come in montagna – ed inoltre che abbia la testa distaccabile.
Quest’ultima ti eviterà di dover impiegare molto tempo nel fissaggio e smontaggio della fotocamera dal treppiede.

Una buona scelta – e quasi economica (ca. 90€) – potrebbe essere il Manfrotto 7301yb, del quale sono al momento contentissimo.

Piccola nota sulla stabilizzazione delle immagini: la funzionalità del treppiede è quella di stabilizzare le varie immagini. Attenzione però a non credere di sostituire il treppiede con lo stabilizzatore delle ottiche, il risultato sarebbe disastroso.

treppiede timelapse

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4. Software

Per quanto ovvio possa sembrare, una volta scattate le centinaia di fotografie utili per la composizione finale, sarà necessario utilizzare un software per “assemblare” la sequenza, come PhotoLapse3 (gratuito, buono per un utilizzo di base), QuickTime Pro (circa 25€), Adobe Lightroom con LRTimelapse.. e tutta la suite Adobe a salire.

Andremo a trattare in maniera dettagliata più avanti quella che è la post-produzione del vostro video time-lapse.

5. Filtri ND (opzionali)

I filtri ND sono “pezzi di vetro scuri” che si applicano al fondo degli obiettivi, e servono a ridurre la quantità di luce passante attraverso la lente.

Grazie al filtro ND sei in grado di scattare in pieno giorno utilizzando tempi d’esposizione molto lunghi, dando quindi un effetto sfocato ad elementi come acqua, persone ecc. Se sei interessato a cosa è possibile ottenere tramite l’utilizzo di FIltri ND, ti consiglio il post dell’amico Alessandro Di Noia.

filtri nd timelapse

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6. Battery Grip e batterie di riserva

Alimentare in maniera continua e senza interruzioni la fotocamera durante la sessione di scatto è fondamentale per evitare problemi di varia natura.

Pensa a una sessione di time-lapse che riprende il movimento relativo delle stelle: scatti un fotogramma ogni 20/30 secondi e hai bisogno di riprendere la scena dal tramonto all’alba del giorno dopo. Se la batteria muore, quella sessione è probabilmente da buttare. E se la batteria si esaurisce e te ne accogi, cosa fai? Cambi la batteria toccando il treppiede o la fotocamera quanto basta per creare un cambio dell’inquadratura a metà? No, non vorrai farlo.

Per questa ragione, l’utilizzo di un battery grip è la scelta migliore per estendere la durata della sessione, e consentire quindi la rimozione a caldo di una batteria alla volta senza causare il “camera shake”.

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Continua nella lettura..

Puoi adesso procedere con la lettura del terzo capitolo del tutorial time-lapse in italiano: Guida passo passo per realizzare un time-lapse.

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