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Storie di successo: Beno Saradzic ci parla del suo pluri-premiato TL, e rivela i suoi segreti

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Chi è Beno Saradzic?

Beno Saradzic è l’autore del meraviglioso video time-lapse “Abu Dhabi 2011“, che ha ricevuto recensioni molto positive dalle community di fotografi, produttori video e appassionati di time-lapse.

Beno è un fotografo e un produttore video che vive e lavora ad Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti. Il suo video “Abu Dhabi 2011” è stato anche di recente presentato e premiato come uno tra “I migliori time-lapse in rete” qui, su Time Lapse Italia.

Abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchere qualche giorno fa con Beno, il quale ha mostrato un grande entusiasmo quando gli abbiamo chiesto di fare un’intervista che raccontasse la sua storia di successo.

Crediamo che questa rappresenti anche un’opportunità fantastica per tutta la community di Time Lapse Italia per carpire alcuni segreti nella produzione di un video come questo, ricco di scene piuttosto difficili da realizzare.
Vi raccomandiamo quindi di gustarvela fino in fondo!

Beno Saradzic

Abu Dhabi 2011: ecco il pluri-premiato video in oggetto

Prima di cominciare l’intervista, vi riproponiamo la versione finale del video che ha reso Beno Saradzic famoso nel mondo del time-lapse: bravo Beno!

1. Beno, grazie per esser qui con noi su TLI.
Raccontaci qualcosa su di te..

Sono nato in Slovenia, ma negli ultimi 20 anni ho vissuto e lavorato ad Abu Dhabi, capitale degli UAE, come animatore 3D CGI e visualizzatore di design d’architettura. Essendo stato testimone del boom di costruzione più imponente di tutta la Terra, gli UAE erano la “Mecca” per persone con la mia professione e conoscenza. E’ da qui che viene il mio apprezzamento per l’architettura, la fotografia e il senso generale d’estetica.

Durante tutti questi anni, specialmente dagli anni 90 al 2007, ho realizzato migliaia di immagini 3D al computer per pre-visualizzazioni, e render 3D animati per costruttori real-estate, architetti, interior designer e istituzioni governative. Ciò che ho imparato durante quei giorni è stato senza prezzo: utilizzare una camera virtuale, in uno spazio 3D virtuale mi ha insegnato a “vedere”, non soltanto guardare.
Ho imparato a trovare il giusto equilibrio tra le forme in un open space, le complesse relazioni tra luci e ombre, regole di composizione fotografica e in generale osservare la bellezza della Terra.

Le presentazioni 3D animate per progetti d’architettura non erano soltanto produzioni che richiedevano un alto livello di conoscenza e dedizione al software di animazione 3D. Mi hanno forzato a imparare anche il processo di produzione video. Dovevo conoscere tutto al fine di produrre film che fossero “belli dal punto di vista Sales“. La magia della bella cinematografia, insomma. I principi e le conoscenze che stanno dietro il montaggio. La regia. L’importanza di una buona traccia audio che elevi l’impatto emozionale del film, e che gli dà la sua anima.

Con questo tipo di background sono entrato negli Studios Timesand di Abu Dhabi nel 2007 come produttore video, fotografo e art director.

2. Da dove è venuta l’idea e l’ispirazione del film TL ABU DHABI 2011?

L’ispirazione principale deve essere stata ‘Koyaanisqatsi’ (1982) del produttore cinematografico sperimentale Godfrey Reggio e ‘Baraka’  (1992) del genio visionario Ron Fricke.

Entrambi i film erano documentari sperimentali con un messaggio ambientale, ma ciò che separava un film dall’altro era la fotografia – assolutamente stellare – che ha lasciato un profondo impatto su chiunque li abbia visti, me incluso.

Gran parte di entrambi i film utilizzavano la fotografia time-lapse che, al tempo, era praticamente sconosciuta. Sebbene la fotografia TL esistesse da molti decenni prima di essere utilizzata in questi due film, non era mai stata utilizzata in questa misura, scala o complessità.
Koyaanisqatsi’  rappresentava quindi una sorta di “10 comandamenti” della fotografia Time-Lapse
, e lo standard per antonomasia per ciascun fotografo o produttore video che volesse replicare questa tecnica da allora.

L’esecuzione della fotografia TL nel capolavoro di Godfrey Reggio è impeccabile, e ha portato il messaggio del film ad una importanza quasi profetica. Oserei quasi dire che la fotografia TL sia nata nel 1982, e che da allora abbia sempre più guadagnato popolarità tra i suoi fan a causa del suo effetto ipnotico sugli spettatori.
La fotografia TL infatti non invecchia. E’ divertente, spettacolare, sorprendente e se fatta bene, completamente ipnotizzante.

Beno Saradzic interviewed on TLI

3. Perché hai scelto la fotografia TL per ritrarre la città?

Prima di tutto, la fotografia TL è una tecnica cinematografica molto specifica che accelera quei processi che appaiano troppo sottili all’occhio umano. Nel cinema convenzionale, o nelle produzioni TV, la fotografia TL è di solito inserita tra due scene che accadono in due ore o giorni distanti tra di loro, con lo scopo di comunicare proprio il “passar del tempo”.
In altre parole, la fotografia TL è utilizzata per supportare la storia, per enfatizzare momenti drammatici e legare scene insieme.

Ciò che non è stato ancora fatto è un intero TL film senza attori, e senza una trama tradizionale – non sto dicendo che non sia possibile farlo, o che non sia ancora stato fatto – ma capisco per quale motivo possa essere difficile.

La fotografia TL è una tecnica di nicchia per soltanto alcuni soggetti e temi selezionati, proprio come il mio “Abu Dhabi 2011” per esempio!

Questo mi porta finalmente alla vostra domanda – perché usare la fotografia TL per ritrarre la città. Abu Dhabi è la capitale degli UAE, e ha solo 40 anni. Nel 1971, Abu Dhabi era un’isola sabbiosa con qualche rifugio fatto di fango e paglia. Non c’era nulla. Intendo davvero NULLA. Non c’erano acqua corrente, strade, elettricità, aria condizionata o impianti di refrigerazione, bagni, e neanche l’infrastruttura di base che esisteva in Europa più di 500 anni prima!

A un certo punto, dopo la scoperta del petrolio e sotto la leadership dell’ultimo sultano Sheikh Zayed bin Sultan al Nahyan – padre fondatore degli UAE – questa nazione si è sottoposta a una drammatica trasformazione da deserto senza vita, a nazione brillante e ultramoderna, con città futuristiche come Abu Dhabi e Dubai, dimora delle più alte torri del mondo tra le altre cose.

La mia decisione quindi è stata di simulare questa esperienza di crescita, e di ritrarre questa trasformazione radicale in 4 minuti e 15 secondi senza l’uso di effetti visuali, eleganti animazioni 3D o altri trucchetti simili.
E cosa c’era di meglio del time-lapse per trasmettere questa idea “di velocità” e “evoluzione”?

Era inoltre importante creare l’introduzione agli UAE e Sheikh Zayed, non solo come metodo di stabilire il concetto di “prima e dopo”, ma anche un contrasto visivo alla frenetica fotografia TL – notate infatti quanto lento e praticamente senza vita siano le dissolvenze incrociate delle foto iniziali, la “noia” del bianco e nero visuale, e come si combinano con la calma (benché dignitosa) colonna sonora. E’ stata disegnata con cura, ricca di significato, e molto attentamente.

La scena d’apertura

Molte persone pensano che il primo fotogramma del TL (le tre torri su fondo blu del cielo) sia il migliore di tutti. Credo anche io sia così.

La scelta della scena di apertura del mio TL ha preso la maggior parte del tempo. Sapevo che questo specifico scatto doveva essere spettacolare agli occhi, intenso e impressionante. Ho cambiato idea qualcosa come 10 volte prima di optare per le nuovissime torri “Etihad towers” di Abu Dahbi – un complesso di 5 torri costruite sopra al podio (Il “podio” per chi non lo sapesse è quella parte dell’edificio ci 5 piani nel quale risiedono uffici, negozi ritoranti NdA), ognuna di oltre 75 piani!

Si passa dal bianco e nero delle fotografie del villaggio “nell’età della pietra”, a grattacieli ultramoderni che si stagliano nel cielo blu, con nuvole bianche ipnotiche. E’ un’immagine che ispira venerazione, ricca di orgoglio, senso di conquista, un testamento all’ingenuità umana. E’ un po’ come un viaggio nel tempo, uno sguardo verso il futuro!

Beno Saradzic interviewed on TLI

4. Dicci di più sulla produzione: quanto ci hai impiegato, quante foto hai fatto? E’ stato difficile? Hai avuto problemi inaspettati?

Ad essere davvero onesto, se avessi saputo che tipo di esperienza traumatica mi si prospettava quando ho iniziato il progetto, probabilmente sarei tornato indietro. Onestamente non avevo idea di quanto dura fosse la fotografia TL, quanta pazienza e sforzo richiedesse, senza contare i giorni e le notti senza fine che ho passato fotografando in posti anche abbastanza pericolosi, con un sacco di costose attrezzature.
In tutto, ho impiegato più di 8 settimane per le fotografie principali, e circa 3 settimane per l’editing più un’altra settimana ancora per la composizione della traccia audio.

Ho fatto più di 30.000 foto durante questo lasso di tempo, 21.000 delle quali sono poi finite nel video.

Ottenere i permessi per fotografare sulla sommità di torri non terminate, in costruzione, è stato difficile, e mi ci sono volute settimane per assicurarle. Dal momento che il progetto intero era fatto solo da me, sentivo come se stessi sprecando troppo tempo in burocrazia, e troppo poco nella creazione sia del time-lapse che nell’editing, il che è proprio una dura sfida, specialmente se si tratta del tuo primo lavoro.
Non avevo esperienza pregressa con questo genere di cinematografia, stavo letteralmente imparando sul posto, con tutte le prove e gli errori, migliorando le mie capacità giorno per giorno.

In 8 settimane sono passato da “ultimo arrivato”, a esperto di fotografia time-lapse.

Beno Saradzic interviewed on TLI

5. Che genere di attrezzatura utilizzi? Hai degli utili suggerimenti per la fotografia time-lapse per gli amici di TLI? Ed inoltre, vuoi dirci qualche parola sul flusso di lavoro?

Sono un Canon-ista, sebbene abbia anche un obiettivo Nikon nella borsa, il favoloso Nikon 14-24mm zoom, senza ombra di dubbio il migliore obiettivo ultra-wide al mondo, che si comporta in maniera superba meglio di qualunque altra lente ultracostosa, di qualunque marca Canon inclusa.
Lo uso sul corpo macchina Canon, con l’adattatore Novoflex EosNik, che funziona in maniera impeccabile e mi consente anche di controllare l’apertura di diaframma attraverso una leva meccanica.

Il mio arsenale di corpi macchina

Canon 5D Mark II
Canon 60D
Canon PowerShot G11

Obiettivi

Canon 8-15mm f4.0L
Nikon 14-24mm f2.8G AF-S
Canon TS-E 17mm f4.0L
Canon TS-E 24mm f3.5L
Canon 18-55 EF-S
Canon 100mm macro f2.8L
Canon 24-105 f4.0L
Canon 50mm f1.2L
Canon 70-300mm f4.5-5.6L
Sigma 300-800mm f5.6

Filtri

UV B+W filters on all lens, B+W polarizers, LEE ND Grad filters, Singh Ray polarizers and Reverse Grad ND filters

Treppiedi

Gitzo 5541 LS + RRS BH-55 LR ballhead and quick release plates, 2x Manfrotto carbon fibre tripods with 3-axis head

Intervallometro

Satechi Type C for Canon and Promote Remote Control

Software

Lightroom + LRTimelapse for post-processing
Premiere + After Effects for grading and editing
Photoshop for rotoscoping and titling

Apertura, Velocità di scatto, Bilanciamento del bianco: i segreti time-lapse di Beno

In realtà non ho una formula magica quando si tratta di regolare la velocità di scatto e gli intervalli tra le foto. Giudico la velocità osservando la scena, ma di solito più vicino sei al soggetto, più veloce deve essere l’otturatore, minimizzando il lasso di tempo tra le foto. E viceversa.

L’idea è di mantenere la velocità del soggetto time-lapse attraverso tutte le scene. Normalmente utilizzo esposizioni da 1 a 4 secondi, con un intervallo tra i 5 e i 15 secondi per tutte le scene, ad eccezione dei passaggi da giorno a notte, che sono molto più difficili da scattare a causa del forte cambio nei livelli di luce.

La mia fotocamera è sempre impostata su “M” per tutti i parametri, bilanciamento del bianco fisso (solitamente Nuvoloso), in grado di dare toni più caldi durante il giorno, e approssimativamente 5.000K durante le scene notturne. Questo può essere comunque facilmente cambiato in post produzione, quindi non mi preoccupo molto durante gli scatti.

Il focus degli obiettivi dovrebbe essere impostato a manuale (utilizzando il live view) mentre la stabilizzazione dell’immagine deve essere spenta. Hai sicuramente bisogno di un buon treppiede stabile. Non riuscirò mai a sottolineare abbastanza questo aspetto. Anche una piccola vibrazione (come il vento, il traffico in movimento, o il camminare intorno alla fotocamera durante gli scatti) si vedranno nella sequenza TL, e sarà davvero difficilissimo sistemarlo, anche utilizzando software di stabilizzazione di immagine. Ho perso molte grandi sequenze TL a causa delle vibrazioni, le odio davvero!

Come riprendo il tramonto, e le scene dove cambia la luce

Durantele sequenze “dal giorno alla notte” ho utilizzato filtri ND variabili, con controlli a 9 stop. Durante il giorno, la fotocamera è impostata a ISO 100, F11 e 1/10 secondo di velocità, e il filtro ND è impostato a 8 stop.

Quando diventava scuro, continuamente regolavo l’apertura da F11 fino a F2.8 (a seconda della lente) e il filtro ND veniva rotato dal più scuro al più chiaro livello. Questo ha prodotto un sacco di flickering, che è stato trattato senza alcun problema con LRTimelapse.

Questa formula funziona a volte, non sempre! Sto ancora sperimentando questo metodo, e attualmente sto anche considerando il Little Bramper che dovrebbe produrre sequenze davvero morbide dal giorno alla notte, e senza flickering.

L’applicazione LRTimelapse è incredibile, e la consiglio caldamente. E’ facile da usare, e vi suggerisco di guardare il video tutorial sul sito dello sviluppatore.

Ho anche avuto bisogno di usare Photoshop in due sequenze (03:22 – 03:25 e 03:34-03:40): stavo scattando sul 75° piano della torre in costruzione. Quando ho editato la sequenza, ho realizzato che cavi di acciaio delle gru attraversavano l’immagine diverse volte. Avevo anche un grosso carico di materiale di costruzione proprio al centro dell’immagine, ma non riuscivo a vederlo di notte perché era notte.
Non potevo neanche tornare indietro alla location per scattare di nuovo, visto che il mio permesso era solo per quel giorno. Puoi soltanto immaginare la mia frustrazione!

Avevo due opzioni: cancellare, e perdere due fantastiche sequenze finali, oppure correggere con Photoshop ogni singolo fotogramma. Ho quasi perso tutti i capelli all’idea, ma è esattamente ciò che ho fatto: ho modificato oltre 200 fotogrammi a mano, rimuovendo meticolosamente i cavi e il cargo, fotogramma per fotogramma, in risoluzione Full HD.

Solo questo lavoro mi ha portato via 2 intere giornate. Il vero incubo, per eccellenza!

Montaggio, e correzione colore

Il montaggio e la correzione colore rappresentano un altro capitolo a parte.

Non puoi banalmente schiaffare in maniera casuale le sequenze sulla time-line. Finirai per avere una cartolina video. Deve esserci una struttura, un metodo di illustrare l’immagine, da close-up astratti a viste molto panoramiche. Era come sbucciare poco a poco una cipolla, o sensualmente spogliare una donna molto sexy ;). Volevo mostrare un’immagine che non dicesse tutto subito all’inizio, e ti lasciasse il desiderio di volerne ancora e ancora, fino alla grande scena finale.

Molti bravi fotografi sono cattivi editor, ed è per questo che i loro TL non sembrano buoni. Essi sanno come comporre una bella foto, ma quando assemblano le foto in un video, tendono a creare una sorta di slideshow. I film TL sono film, ed è per questo che ci si deve concentrare sulla narrazione di una storia.

Puoi avere la migliore fotografia, ed effetti video del mondo. Ma se non stai raccontando una bella storia, il tuo film fallirà. Non finirò mai di ripeterlo: non concentrarti sugli strumenti, sulla tecnica e solo sul “look”. Concentrati sulla storia. Il resto verrà da sé.

6. Hai avuto molta esposizione mediatica da quando il film è stato caricato su Vimeo: cosa ti aspetta? Quali sono i tuoi piani? Siamo curiosi..

Già, è stato pazzesco! I miei video hanno ricevuto centinaia di migliaia di visualizzazioni, e il feedback era estremamente positivo.

Il mio film è condiviso sui social networks. E’ rimasto nelle home page di MSN e Yahoo! per una intera settimana! Diverse stazioni televisive mi hanno intervistato, il film è stato mandato in onda e continuo a ricevere nuovi inviti.

Più di una dozzina di giornali e quotidiani hanno raccontato la mia storia e quella del mio film, e ho ricevuto molte offerte di lavoro da privati e istituzioni governative.

Attualmente sono in contatto con la BBC Natural History e Discovery TLC come ospite d’eccezione e fotografo TL per i loro venturi progetti che riprenderanno negli Emirati Arabi. Sono incredulo – è un così grande onore venire approcciati dai migliori nel business.. mi sembra di essere in un sogno! Sembra come se la mia vita stia volgendo verso un capitolo tutto nuovo.

Beno Saradzic interviewed on TLI

7. Qual è stato il riscontro avuto da parte di residenti e governatori di Abu Dhabi?

Beno Saradzic interviewed on TLI Come potete immaginare, è stato travolgente. Molti residenti di A.D. hanno visto il film e il feedback era di tutto, dal “Grazie per aver fatto questo per A.D.” a “Non avevo idea che la città sembrasse così. E’ davvero Abu Dhabi?”.

Mi è stato chiesto da molte persone di fare un altro film, questa volta su Dubai. Ho molte idee che sono ancora lì sul tavolo. Non voglio mai fare lo stesso clip due volte. Utilizzerò certamente la fotografia TL di nuovo, ma voglio combinarla con differenti tipi di fotografia incluso l’ultra-slow motion, il motion-control time lapse, ecc.

Devo cercare nuovi punti di vista, nuove prospettive e nuove sfide. Soprattutto, voglio raccontare una storia piena di significato, divertente, controversa ed interessante. Non voglio essere categorizzato come un film-maker che sa come fare solo una cosa.

8. Domanda personale: come sei arrivato ad Abu Dhabi?

Sono arrivato qui per curiosità: mio zio viveva ad A.D. dai primi anni 80, aveva un piccolo business e sono venuto a trovarlo. Abu Dhabi era ancora un tranquillo villaggio piccolino, a quel tempo, e amavo la sua tranquillità e lento stile di vita a confronto del pazzo traffico dell’Ovest. Certo, non avevo idea che a quel tempo tutto questo stesse per cambiare, e anche molto velocemente. L’Ovest è arrivato negli UAE, e ci è rimasto.

Beno Saradzic interviewed on TLI

9. Beno, hai un messaggio particolare per i nostri lettori?

Rincorrete la vostra passione, qualunque essa sia.

Investite del tempo in essa, statele dietro e non abbandonate l’obiettivo. Non fatevi distrarre, ad ogni condizione. Lavorate duro e godete di ciò che fate. Se insistete abbastanza, verrete ricompensati.

Se tutto ciò che vuoi è fare un buon film TL, allora non preoccuparti dell’attrezzatura. Puoi fare un ottimo TL utilizzando una fotocamera economica. Di fatto, molte delle mie sequenze sono state girate con una Canon PowerShot G11.

Ricordatevi che la fotografia TL è soltanto quello, fotografia. non è un film. Devi creare un film che racconti una storia attraverso trama, regia, musica e montaggio. Se farai tutte le cose bene, ne uscirà un ottimo TL.

E adesso, spegni il computer, prendi la tua fotocamera e va’ fuori. Scatta, scatta e scatta!

Grazie, Beno

Ringraziamo ancora Beno per la sua gentilezza, e per il tempo dedicato a condividere questa storia di successo che abbiamo adorato sentir raccontare. Una storia che potrebbe davvero intitolarsi “Come un time-lapse può cambiarti la vita, in meglio“.

Siamo sicuri che le tue parole saranno di grande ispirazione per tutta la community di TLI. Grazie per aver condiviso i tuoi preziosissimi suggerimenti con noi.

In bocca al lupo per i tuoi progetti futuri!
Time Lapse Italia

traduzione in italiano a cura di Marco Famà

Questa è la versione tradotta dell’intervista originale “A success story: Beno Saradzic talks about his multi-awarded TL video, and reveals his secrets“, fatta da Time Lapse Italia in origine in lingua inglese. Click here to read this in English.

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