Scopri che cos’è l'”Effetto Vertigo”, e come realizzare un video hyper-lapse video che contenga questo affascinante effetto con l’aiuto del fotografo professionista Tomasz Walczak, creatore del flow motion “Bielsko-Biała”, che vi riproponiamo subito qui sotto prima di cominciare:
Questo articolo è una traduzione del tutorial scritto da Tomasz Walczak per Time Lapse Network Vertigo Effect hyper-lapse tutorial Dolly Zoom (AKA Vertigo Effect) hyper-lapse tutorial.
Cominciamo!
In questo articolo voglio mostrarvi come realizzare l’effetto vertigo (effetto vertigini, in italiano) con la tecnica dell’hyper-lapse. Utilizzando una tecnica di scatto fotogramma per fotogramma, è possibile creare effetti davvero drammatici, che è super difficile nella in riprese standard zoom con slider.
Questa tecnica di scatto può davvero rendere speciale il tuo video timelapse. Se non hai familiarità con l’hyper-lapse, dai prima uno sguardo al Tutorial hyperlapse: come realizzare un time-lapse in movimento (o qui sul mio blog (ovviamente meglio leggere entrambi gli articoli, per avere diversi punti di vista).
Che cos’è l’effetto dolly zoom (detto anche effetto vertigo)?
Questo tipo di tecnica ha nomi differenti: dolly zoom, vertigo effect, push-pull, zolly ecc. E’ stata utilizzata per la prima volta nel film di Alfred Hitchcock “Vertigo” nel 1958. In seguito l’effetto è stato riutilizzato da tanti registi. Lo puoi trovare in “Lo squalo” di Steven Spielberg o in “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese.
Per ottenere questo effetto devi utilizzare un obiettivo zoom. Fondamentalmente quello che dovete fare è andare avanti (sempre più vicino al vostro oggetto) e fare lo zoom out con la lente nello stesso tempo, oppure andare indietro mentre fare lo zoom in. Semplice, no? 😉
FilmmakersIQ fatto un bel video sull’Effetto Vertigo. Se con questa mia breve introduzione non siete ancora sicuri di aver capito quale sia l’effetto vertigo, date uno sguardo al loro video qui sotto.
Individuare la giusta location
A mio parere, non è facile trovare una location davvero buona. E’ più facile quando si parla di trovare luoghi di “qualità media”, ma voi non siete qui per imparare a fare hyper-lapse mediocri no? 😉
Per questo tipo di scatto è necessario trovare un oggetto che non si sposta o ridimensiona nel mentre. In sostanza, sebbene non sia necessario, cerchiamo di discutere solo questo caso come il modo più semplice per capire come funziona l’effetto vertigo. Tuttavia dovresti tenere a mente che i lunghi corridoi sono anche utili allo scopo, così come la scala del film ‘Vertigo’.
Se si desidera utilizzare la più ampia gamma di lunghezze focali possibile e ottenere un effetto ancora più drammatico, il luogo ideale è quello in cui l’oggetto è circondato da un sacco di spazio sia davanti che dietro. Può essere una strada diritta o un marciapiede; eventuali curve, soprattutto dal lato da cui si riprende (di fronte all’oggetto), potrebbero rendere più difficile ottenere l’effetto. Lo spazio davanti al soggetto ti permette di andare più lontano con una lunghezza focale lunga, e ancora potere vedere l’oggetto.
Avere un po’ più di spazio dietro il soggetto massimizza l’effetto, perché sfondi lontani diventano veramente vicini quando si utilizza un teleobiettivo, e molto lontani con il grandangolo. Quando lo sfondo è vicino al vostro soggetto, questo cambiamento non sarebbe così tanto visibile.
Guardate la gif sotto, è stata realizzata con un 14mm (28mm equivalenti nel 35mm) di notte (più le immagini sono scure, più lontano è lo sfondo), e sul lato più luminoso (sfondo vicino all’oggetto) la lunghezza focale era di 140mm (280mm equivalenti). Guarda quanto è drammatico il cambiamento di sfondo tra le due, sebbene il soggetto principale sia della stessa dimensione (ecco fondamentalmente come funziona l’effetto vertigine!).
Io trovo le mie location camminando un po’ in giro con l’obiettivo già impostato alla lunghezza focale più alta. E’ più facile avvicinarsi all’oggetto che allontanartici mantenendo una buona visuale. C’è sempre qualcosa che lo copre. Quindi è giusto poi controllare come il soggetto appaia alla lunghezza focale più bassa che hai.
SUGGERIMENTO: per trovare una location buona, utilizza la lunghezza focale più distante.
Mi piace inoltre trovarmi alla stessa altezza del mio soggetto: minimizza i cambi di prospettiva sul soggetto stesso e massimizza l’effetto sullo sfondo poiché non devi inclinare la tua fotocamera.
Per essere chiari, non significa che quando scatti monumenti di 6m otterrai risultati da schifo. Questi suggerimenti ti fanno sapere come ottenere il più forte effetto possibile, e se ti attieni ai passi del capitolo “Shooting” di sicuro otterrai l’effetto vertigo! 🙂
Naturalmente se non riesci a trovare una posizione perfetta, puoi trovarla da solo. Cerca una strada lunga e diritta, un marciapiede o semplicemente una grande piazza e mettici un oggetto. Potrebbe essere qualsiasi cosa, anche il tuo amico, che può stare fermo per un’ora;) Come si vede nella gif, ho usato un orsacchiotto su una sedia nel parco accanto a casa mia.
Un’altra cosa importante è trovare una linea sul vostro cammino. Nello fase di scatto, se non vi è alcuna linea da seguire sul terreno e non è possibile creare la linea da te, ti suggerisco di evitare direttamente la location.
E’ estremamente difficile scattare perfettamente senza avere una linea da seguire, perché quando si sta utilizzando la lunghezza focale lunga ogni centimetro di movimento laterale causerà sullo sfondo un evidente spostamento.
In un semplice hyper-lapse, a volte io scatto senza un evidente linea in terra, ma nel Dolly Zoom non lo farei mai. Cerca di essere il più preciso possibile. Nella gif qui sotto potete vedere l’effetto realizzato su un marciapiede molto irregolare, dove noterete un corridoio movimento laterale in lontananza.
Questa location ti fa anche vedere che non c’è bisogno di cercare un oggetto al centro dell’inquadratura. Guardando il film “Vertigo” scopri che ogni corridoio dà grandi risultati, è solo più difficile da girare. In questo articolo salterò questo caso particolare, perché se imparerete le basi dell’effetto dolly-zoom, penso saprete cosa fare per ottenere questo tipo di risultato 😉
(Se vi interessa un articolo dedicato comunque, fatemelo sapere nei commenti).
Obiettivo/i
Lo scopo è quello di ottenere la più ampia gamma di lunghezze focali possibile. Naturalmente, le lenti a focale fissa non funzionano in questa tecnica (più avanti ti dirò comunque cosa si può fare con prime lenti). Devi avere un obiettivo zoom.
E ‘più facile scattare e ottenere l’Effetto Vertigo con una ghiera di zoom manuale (alcune fotocamere mirrorless hanno purtroppo alcune lenti kit con lo zoom elettronico). Inoltre, consiglio di avere un obiettivo che disponga di un range ampio di lunghezze focali. L’effetto sarà sì visibile con qualsiasi teleobiettivo, ma noi vogliamo che l’effetto sia supremo! 🙂
Se stai usando una sola lente probabilmente noterai che la prospettiva cambia alle lunghezze focali più ampie (quindi ottenendo un migliore “effetto vertigini”) con zoom grandangolare (ad esempio io uso Sigma 10-20mm f/3.5 EX per APS-C) che con un teleobiettivo zoom ( un qualsiasi 70-200mm ad esempio). Ci sono cambiamenti di immagine più forti tra i 10 e 20mm che per esempio, tra 100 e 110 millimetri.
Ora parliamo della cosa più interessante dell’effetto vertigo in hyperlapse. Non è indispensabile limitarsi a un solo teleobiettivo! Quando si raggiunge la lunghezza focale finale con una lente, si può semplicemente cambiare con un obiettivo diverso, impostare la stessa lunghezza focale e riprendere a scattare!
Penso che la scelta migliore possa ricadere sulle focali 24-70 e 70-200, come il Canon 24-70mm f/2.8 e il Canon 70-200mm f/4. Con questi due, si può iniziare a 200mm e quando si raggiungono i 70mm basta prendere la lente 24-70 e impostarla a 70mm.
Grazie a questo semplice suggerimenti puoi farti un obiettivo 24-200mm con la migliore qualità che tu possa ottenere (poiché non esistono lenti davvero buone con range così ampi). Se la transizione tra le due non fosse perfetta, puoi sempre risolverla in post-produzione 😉 o con l’aiuto di Warp Stabilizer.
Una soluzione interessante potrebbe essere utilizzare un moltiplicatore di focale. Nell’esempio qui sopra, con un 2x, potresti avere addirittura un 24-400mm!
Puoi anche usare più di due obiettivi. Nel mio set APS-C io ad esempio ho una Canon 550D con:
- Sigma 10-20mm f/3.5 EX
- Canon 18-55mm f/3.5-5.6 IS
- Tamron 55-200mm f/4-5.6
L’effetto che puoi ottenere usando le lenti qui sopra è quello che vedi nello scatto con l’orsacchiotto 🙂
Suggerimenti per Principianti
Se hai appena iniziato la tua carriera da timelapser, puoi anche utilizzare le lenti del kit. Hanno un buon range in zoom, in generale tra i 18 e i 55mm, quindi larghe abbastanza.
TIP: Non ti dimenticare la tua fotocamera compatta!
Ma questo non è tutto ciò che puoi fare. Se possiedi una buona compatta con impostazioni manuali, utilizzala! Le fotocamere compatte, a causa del loro sensore più piccolo, hanno uno zoom più ampio delle DSLR. Ad esempio, la Nikon P900 ha un ingrandimento incredibile di 83x (non so nulla di questa fotocamera, ma un video virale su YouTube ne mostrava le caratteristiche).
Solo per la cronaca: le mie 3 lenti qui sopra danno un 20x di ingrandimento-
Utilizzare una compatta potrebbe essere più difficile poiché di solito ha lo zoom elettronico, soluzione meno accurata delle ghiere manuali sulla lente. Ma meglio che niente! 🙂
Impostazioni delle Fotocamera, e Composizione
Focus
Come sempre, imposta la modalità manuale sulla fotocamera. Nell’hyper-lapse Dolly Zoom c’è solo una eccezione: l’autofocus potrebbe tornarci utile. Credo che tante lenti, specialmente quelle per la fotografia, perdano il fuoco durante i cambi di lunghezza focale.
Il soggetto principale che deve rimanere sempre a fuoco deve restare nello stesso posto della composizione durante la fase di scatto, quindi è più facile scegliere i punti di autofocus affinché corrispondano al soggetto. Fai solo attenzione a qualsiasi cosa che possa coprirlo, poiché ti rovinerebbe il fuoco in alcuni fotogrammi.
Apertura
Il secondo argomento di cui voglio parlarvi è l’apertura. Farò un esempio al volo: io ho una lente Panasonic 14-140mm F3.5-5.6. Come probabilmente saprai, questo significa che puoi avere un f/3.5 a 14mm mentre a 140mm a f/5.6. La stessa situazione capita nel mio set di 3 lenti.
Questi valori sono davvero molto comuni per quelle tipologie di lenti. La miglior cosa da fare qui è impostare l’apertura a 5.6 o più alta. Quando cambierai la lunghezza focale, l’apertura non cambierà in automatico, causando cambi di esposizione fastidiosi. Imposta la lente alla lunghezza focale più corte disponibile, e l’apertura a 5.6. Così sarai sicuro che non cambierà!
Se le tue lenti sono tutte a f/2.8 non dovrai preoccuparti di nulla!
Ci sono una serie di modi per piazzare il soggetto fisso nella composizione. Come puoi leggere nella mia guida all’hyper-lapse, puoi aiutarti utilizzando la griglia della fotocamera. Ad esempio, io utilizzo la griglia della regola dei terzi. In verticale, l’oggetto sta nel centro del fotogramma, ed è piuttosto facile. In orizzontale, l’ho posizionato utilizzando le due linee orizzontali della griglia. La foto qui sotto dovrebbe chiarire la cosa:
Puoi anche utilizzare un focus box, i marcatori in Magic Lantern o un banale pezzo di scotch sullo schermo LCD per delineare i tratti. Non ho personalmente provato l’ultimo metodo, ma ho letto di gente che lo fa. 😉 Personalmente potrei utilizzarlo sulla mia Canon 550D, dal momento che ho una pellicola protettiva per l’LCD ma non lo proverei sulla mia Panasonic GH4
Se hai una fotocamera Canon probabilmente conoscerai il Magic Lantern. Come timelapser, potresti utilizzare un sacco di funzionalità messe a disposizione con Magic Lantern, tra cui ti consiglio la “Ghost Image”. Nella modalità live view, mostra una foto semi trasparente a tua scelta.
Puoi scegliere ad esempio la prima immagine del tuo scatto e posizionare la fotocamera affinché i soggetti corrispondano. E’ un metodo piuttosto accurato, ma lento da eseguire. Assicurati soltanto di non avere la spunta su “Auto Update” nel menu. Per essere ancora più precisi si potrebbe alla prima foto scattata e non all’ultima.
Suggerisco di utilizzare un treppiede per questa tecnica. E’ davvero difficile piazzare il soggetto al posto giusto quando scatti a mano libera, specialmente a alte lunghezze focali. Certo si può fare, ma perché renderti la vita complicata? 😉
Infine, utilizza il tuo intervallometro o semplicemente scatta la foto manualmente. A me piace rilasciare il pulsante di scatto manualmente se non ci sono oggetti che si muovono lentamente, come nuvole. Diversi intervalli potrebbero rendere i movimenti scattori, ma alla fine le nuvole compariranno probabilmente soltanto a basse focali, quindi.. a te la scelta! 🙂
Se stai scattando a piccoli oggetti nella location con tanta gente, l’intervallometro potrebbe addirittura rovinare lo scatto. Specialmente se sei molto distante dal soggetto con lo zoom, lo stesso potrebbe venire coperto da gente auto ecc. Questo potrebbe compromettere la stabilizzazione, e l’effetto meno visibile.
Nella mia sequenza di Cracovia, mentre scattavo a lunga distanza, ho dovuto aspettare qualche minuto per avere il soggetto libero nella prima foto, a causa di diversi turisti passanti. Quella breve sequenza di pochissimi secondi mi ha richiesto un’ora e mezza di scatto.
La fase di scatto
Parliamo adesso di come ottenere l’effetto Vertigo (Dolly Zoom) durante un hyperlapse. Nei paragrafi precedenti, ti ho fornito tante informazioni quindi questa parte non sarà lunga come ti potresti immaginare. Una volta trovata la location perfetta, composto lo scatto, è solo tempo di scattare.
Scatta la prima immagine, sposta un po’ il treppiede, cambia la lunghezza focale: zoom out quando ti avvicini, zoom in quando ti allontani. Scattane un’altra. Ripeti fino a quando hai esaurito tutto lo zoom.
Non è necessario ruotare la ghiera di zoom ogni volta che avanzi. Quando uso il 55-200mm, alle alte lunghezze è pressoché impossibile vedere alcun cambiamento nella foto se ti muovi di 20cm. Anche se zoomi ogni 3 o 5 scatti, lo stabilizzatore aggiusterà il tutto 🙂 Personalmente provo sempre a zoomare un pochino ad ogni scatto per ottenere il miglior effetto.
Un altro suggerimento sarebbe di cambiare la distanza con cui sposti il tuo treppiede a seconda della lunghezza focale. Ad alte lunghezze focali corrispondono distanze più ampie, mentre a quelle basse (grandangoli) bastano distanze minime.
Puoi ovviamente muoverti a distanze uguali ogni volta, ma a 200mm per esempio uno spostamento di 10cm sarà quasi impercettible, mentre a 14mm sembrerà un movimento molto importante. Io inizio sempre con ampie distanze alle alte lunghezze focali con il mio tele, e le riduco mentre mi avvicino al grandangolo.
Post-produzione
Se già conosci il workflow per la post produzione di hyperlapse, sai già cosa fare ora. Stabilizza il tuo filmato con un software a tua scelta, ad esempio il Warp Stabilizer di Adobe After Effects. Un passo aggiuntibo potrebbe essere aggiungere zoom digitale. Ne ho descritto il processo nella sezione dedicata alle lenti fisse.
Se hai utilizzato più di un obiettivo, controlla bene la transizione tra le stesse. A volte è necessario cancellare alcuni fotogrammi. Sfortunatamente, 50mm non è la stessa cosa su lenti differenti, a causa della tolleranza nelle ottiche per ciascuna marca differente.
Leggi altro sulla post produzione di hyperlapse: vai al mio Hyperlapse Tutorial, dove ne parlo in dettaglio.
Siamo giunti alla fine di questo tutorial. Spero siate motivati abbastanza da provarci! Come sempre, mi piacerebbe vedere i vostri lavori. Fatemi sapere nei commenti qui o sulla mia fanpage se ci avete provato e com’è andata!
Vi chiedo un Like alla mia pagina Facebook, è bello sapere che il mio lavoro è apprezzato e sarà stimolo per produrre altri tutorial 🙂
Suggerimenti Bonus
Se volete approfondire, a questa mia pagina HYPERLAPSE DOLLY ZOOM [TUTORIAL] troverete info ulteriori su:
- Come migliorare l’effetto vertigo
- Come ottenere l’effetto vertigo con lenti a focale fissa