Siate onesti: ne conoscevate l’esistenza? Noi no, è un’isola sperduta a nord della Scozia, difficile da raggiungere ma impossibile da amare. Scopritela in un time-lapse di Nicola Di Sario, realizzato con slider Dynamic Perception Stage One.
Nicola ha condiviso con noi questi dettagli sul suo video:
Nell’immaginario di ognuno di noi c’è un’isola e più è piccola e disabitata, e meglio è.
Un’isola da visitare o da scegliere per sempre. Che esiste e resiste, al mare e alle tempeste, dove il tempo scorre lento e la vita continua a divenire.
Nella nostra mente e nel nostro cuore quell’isola si chiama Fair Isle.Cercando sul mappamondo Fair Isle appare come una piccola isola, uno scoglio lungo appena cinque chilometri, largo poco più di due, da percorrere quasi d’un fiato, dal faro nord al faro sud. Protetta dall’abbraccio equidistante degli arcipelaghi delle Orcadi e delle Shetland, galleggia tra il Mar del Nord e l’Oceano Atlantico, crocevia del passo migratorio fra i più importanti d’Europa.
L’isola è tutta visitabile a piedi. Un gioiello di natura incontaminata, definita dal National Geographic, quinta fra le migliori isole da visitare al mondo.
Le colonie di sule imbiancano la sommità degli inaccessibili scogli a picco sul mare. Come grattacieli di trecento metri, le scogliere sono abitate a vari livelli: pulcinelle di mare sulle sommità torbose, appena sotto sulla roccia, fulmari e gabbiani tridattili, in basso le urie e le gazze marine.La sensazione è che da queste parti il tempo sembra essere un’entità indefinita. Le giornate sono scandite dai ritmi naturali della luce, le comodità della vita moderna sono al netto dello stress, le regole vengono dettate dal mare e dai venti.
Venire a Fair Isle Fair è un po’ tornare all’essenziale, senza rinunciare a niente.
Se vuoi saperne di più su Nicola Di Sario, visita questo link:
http://www.nicoladisario.it