Giorgio Fochesato non ha bisogno di presentazioni, almeno non per chi conosce bene il mondo della fotografia, specialmente quella che ruota intorno al microstock.
La mia stima nei confronti di Giorgio è altissima: un uomo che ha saputo fare della sua passione – fotografare viaggiando – una buona fonte di sostentamento che gli consente di vivere e continuare a viaggiare.
Giorgio è il fotografo italiano che più si è distinto nel mondo di iStockphoto.com grazie alla fotografia di viaggio e outdoor. La sua reputazione è data dall’altissima qualità delle immagini in vendita sul suo portfolio, e dal numero di download che ne è conseguito per ciascuna di esse.
1. Grazie per aver accettato il mio invito ad essere qui con noi, su TLI!
Andiamo dritti al punto: soldi a parte, come mai hai deciso di iniziare a vendere anche video timelapse, e cosa ti ha affascinato così tanto di questa tecnica?
In realtà prima di iniziare con i timelapse mi sono avvicinato al mondo dei video. La Canon 5D Mark II mi ha incuriosito e ho sempre cercato di esplorare questo mondo a me piuttosto sconosciuto. Col tempo ho capito che per realizzare un video non è sufficiente avere una macchina fotografica che realizzi video.
Dopo mesi di esperimenti ho capito che dovevo cambiare approccio, dovevo vivere il video come fosse una fotografia. Muovermi in un ambiente che non conoscevo, ma che mi permettesse di utilizzare le tecniche a me amiche.
Quindi nell’ultimo anno sono nati i miei timelapse, ispirato soprattutto dai capolavori che vedevo giornalmente su Vimeo.
Devo dire che non è una cosa semplice, fino ad oggi ho in vendita poco più di una ventina di timelapse e una trentina di video tradizionali. Rispetto alla fotografia ci vuole molto più tempo, pianificazione e sviluppo per avere un buon timelapse.
2. Come vedi il mercato dei time-lapse su iStockPhoto? E’ ancora una nicchia che pensi possa dare il giusto spazio – anche economico – ad altri video maker?
Sono convinto che possa essere davvero un mercato a se stante del quale vivere. Soprattutto dal punto di vista economico. Il segreto è quello di specializzarsi in una nicchia e trovare i soggetti giusti.
I due soggetti più facili da riprendere sono le nuvole e il traffico, purtroppo sono piuttosto saturi. Ciò non toglie che si possano trovare soggetti creativi ed intriganti in qualsiasi situazione: indoor e outdoor, tutto sta nel cercare di essere diversi dagli altri. Sperimentare, sbagliare e ricominciare sono fasi del nostro lavoro al quale andiamo in contro ripetutamente.
3. Che tipologie di time-lapse vendi? Quale equipment utilizzi per realizzarli? Quali storie racconti, e cosa vende di più su iStockPhoto in termini di TL?
Utilizzo una Canon 5D Mark II e ho un cavalletto Manfrotto XPROB 550, utilizzo un comune intervallometro acquistato su eBay da un rivenditore asiatico. Per questo genere di lavori le lenti che prediligo sono senza ombra di dubbio le grandangolari.
I timelapse che ho messo in vendita fin’ora sono tutti nati piuttosto casualmente, si tratta solo di paesaggi. Sfrutto il vento per cercare di trovare soggetti interessanti. Molto spesso il timelapse non è altro che un momento di riposo in una giornata fotografica. Metto la reflex sul cavalletto, attivo il telecomando e mi godo mezz’ora di relax disteso su un prato.
Non ho ancora realizzato dei timelapse progettati a tavolino, penso di essere ancora nella fase di sperimentazione ed esplorazione di questo territorio a me piuttosto sconosciuto.
In futuro inizierò a progettare uscite mirate per i timelapse, a quel punto probabilmente affiancherò alla mia attrezzatura anche una slitta motorizzata.
Comunque sia in questo mercato non si raccontano storie, iStockphoto non accetta video che superino i 30 secondi di lunghezza e non c’è la possibilità di mettere una musica di sottofondo a patto di non essere un compositore…
Si tratta quindi di realizzare un video che sia il più generico possibile e che possa essere utilizzato in vari ambiti.
Cosa vende di più su iStock? Traffico, albe e tramonti. 😉
Se volete farvi un’idea di quello che faccio, i timelapse che ho in vendita su iStock sono visibili qua.
4. Hai qualche artista di riferimento nel mondo del TL, che in qualche modo ti ispira in quello che fai?
Più che un vero artista di riferimento ho alcuni video che mi sono rimasti impressi nella mente. Non scorderò mai la prima volta che ho visto il timelapse del vulcano islandese. Inoltre, essendo un amante dei luoghi freddi e remoti tutto ciò che viene dal Circolo Polare Artico mi affascina.
5. Sii sincero: qual è la tua opinione su Time Lapse Italia?
Stai andando alla grande. Il timelapse è una tecnica molto affascinante e mancava una risorsa in italiano che raccogliesse consigli ed esempi. Trovo che sia molto stimolante.
Il fatto di trovare aggiornamenti costanti sui video più interessanti è di grande ispirazione. Qualche settimana fa ho letto l’intervista a Beno Saradzic e l’ho trovata davvero illuminante.
Per esperienza personale so quanto sia difficile aprire un nuovo blog, sicuramente sei sulla strada giusta. La costanza e la qualità dei contenuti non faranno altro che darti soddisfazioni. Le interviste possono essere sicuramente una strada per ampliare la community e condividere idee e progetti!
6. Lo scopo del progetto TLI – a regime – è di creare la prima grande community italiana di time-lapser, dando loro lo spazio e la visibilità che meritano. Nonostante l’emergente interesse nei confronti di questa tecnica, ci sono ancora troppi pochi time-lapser italiani. Che consiglio ti senti di dare ai nostri lettori, e come pensi si possano incentivare gli artisti italiani alla produzione di questi video?
Il consiglio per chi si avvicina al mondo dei timelapse è quello di sperimentare. Il primo video che realizzai l’ho girato dalla finestra della cucina. Il risultato di vedere le nuvole cambiare forma in modo così naturale mi affascinò moltissimo.
Le applicazioni commerciali sono infinite, non c’è solo la natura che ci circonda. Il timelapse è una tecnica che ci permette di osservare i cambiamenti ed analizzarli. L’incentivo non va trovato fuori o letto da qualche parte, ma deve essere una passione che avete dentro.
Ho recentemente letto una citazione che mi ha colpito particolarmente:
“Jimi Hendrix non ha deciso di diventare un musicista professionista, prima ha imparato a suonare la chitarra.”
Prima imparate a realizzare timelapse eccellenti e poi qualcosa arriverà! Io nel frattempo torno a sperimentare ed esplorare. Rock On!
Grazie Giorgio!
Voglio ringraziare ancora Giorgio per il tempo che ha dedicato nel rispondere alle nostre domande, e per aver condiviso con noi le sue idee. E’ per me un vero onore averlo ospitato qui, su Time Lapse Italia.
Potete trovare Giorgio sul suo sito Internet personale, sul suo utilissimo portale unitalianosuistock.com e su Twitter come @gioadventures
Che ne pensate?
Spero che questa intervista piaccia a tutti voi, e possa essere per la community una fonte d’ispirazione così come lo è stato per me appena l’ho letta.
Aspetto i vostri feedback! Grazie a tutti per il supporto magnifico che state dando alla community di TLI.