Andrew Geraci è l’autore del magnifico time-lapse HDR Asylum, senza dubbio uno dei migliori video di questa prima parte del 2012.
Lo sapete già: a noi piace raccontare storie di successo.. quelle che “un time-lapse può cambiare la tua vita“.
E’ quindi con immenso orgoglio che pubblichiamo questa nuova intervista esclusiva, gentilmente concessa da Drew a tutti gli amici di Time Lapse Italia.
Riproponiamo anzitutto qui il video di cui parliamo, qualora foste tra i pochi a non averlo ancora visto:
Introduzione
Ciao Drew, e grazie anzitutto per aver accettato la nostra intervista.
Sappiamo che sei un professionista del video making, e che hai all’attivo una collaborazione con l’importante testata giornalistica “Washington Times“. Non solo: hai lavorato come fotografo per la marina militare degli Stati Uniti d’America.
1. Raccontaci la tua storia, e come sei arrivato al mondo della fotografia..
Ho iniziato con la fotografia in tenera età, attorno ai 14 anni. Il mio amore per lei è cresciuto così tanto che, a 18 anni, mi sono arruolato nella Marina Militare degli USA in qualità di fotografo d’accompagnamento, finendo per viaggiare per il mondo e catturando video e immagini.
Quando ne avevo abbastanza della Marina, ho deciso che era arrivato il tempo di ampliare i miei orizzonti e concentrarmi sul mio amore, la fotografia time-lapse.
Lavorare al Washington Times mi ha davvero concesso l’opportunità di padroneggiare questa tecnica e molte altre, cosa che non avrei imparato nella Marina.
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2. Asylum è il tuo ultimo lavoro, e ci ha fatto girare letteralmente la testa. Puoi raccontarci qualcosa sulla sua storia? Come ti è venuto in mente l’idea, e come sei riuscito a scoprire quel manicomio abbandonato?
Avevamo trovato quel manicomio circa 3 anni fa, dopo che alcuni amici avevano scattato delle foto proprio lì. Ci siamo letteralmente innamorati appena abbiamo visto le immagini.
La crudezza dell’ambiente e il suo essere così “sinistro” ci ha letteralmente catturato.
Abbiamo quindi fatto un progetto di prova, chiamato “Asylum Descent” circa un anno prima della creazione del clip virale “Asylum”. Consisteva soltanto di 5 sequenze, ma dopo averle scattate abbiamo deciso che ne volevamo ancora.
Ma è stato proprio quando il nostro amico musicista David Charelston ci ha mandato la canzone, che dopo averla ascoltata abbiamo esclamato “Asylum!”.
Dopo questo episodio, abbiamo tirato giù alcune idee di concept e iniziato a scattare.
Il tutto è poi arrivato quando abbiamo trovato un pianoforte così logorato in mezzo ad una stanza, che abbiamo capito sarebbe diventato il personaggio principale, che avrebbe raccontato la storia.
3. Avete incontrato problemi durante la fase di scatto? Ci pare di capire che il posto fosse pieno di pericolosissimo amianto.. come vi siete comportati?
In effetti l’amianto rappresentava un problema, ma sapevamo che per sviluppare questo progetto avremmo dovuto fare in modo che la sicurezza fosse la priorità numero 1.
Ci siamo davvero premurati di non toccare l’amianto, e abbiamo indossato delle speciali mascherine per assicurarci di non respirarne.
Oltre a questo, l’altro pericolo era rappresentato dalla vernice ricca di piombo (Il piombo viene utilizzato nelle vernici per una più veloce asciugatura, maggiore durabilità e freschezza nell’apparezza, nonché per renderla più resistente agli agenti corrosivi – NdTraduttore), dai pezzi di vetro, dalla metanfetamina occasionale (che ci ha sorpresi venendo fuori da una fogna) nonché dagli animali in stato di cattività.
4. Che tipo di attrezzatura (lenti, fotocamere, dolly..) avete scelto per creare questo splendido time-lapse? Sappiamo che utilizzate modelli di punta di Canon..
Il nostro equipaggiamento consisteva di 2 Canon 5D Mark II, 2 Canon 5D Mark III (usata in 4 sequenze), un Canon 16-35mm f/2.8 II, il Canon 50mm f/1.4, e il più comune Canon 24-105mm f/4.
Per il motion control ci siamo affidati al Dynamic Perception Stage Zero con una testina Merlin. Questo è stato per noi l’aspetto più difficile.. portarsi dietro una guida gigante lunga 1,8 metri non è di certo fatta per viaggi facili in un ambiente post apocalittico.
5. Perché avete scelto di combinare tecniche differenti (come l’HDR, il tone-mapping e il time-lapse) per raccontare la storia del manicomio? E cosa puoi dirci del tuo workflow personale, utilizzato per ottenere questo fantastico risultato?
Il nostro workflow è un segreto, per ora. Ce lo chiedono tutte le volte “Come avete fatto?”, ma è qualcosa che vogliamo tenere privato questa volta.
Sapevamo quando abbiamo iniziato il progetto, che non volevamo utilizzare le luci, quindi l’HDR e il tone-mapping sarebbero stati gli unici nostri alleati per raggiungere il successo.
Alla fine, penso che il mix di HDR e tonemapping abbiano davvero mostrato un altro lato di questa struttura. Adoro il fatto che ti permettano di vedere tutte le texture e i colori della scena.
Fatto in maniera delicata, è davvero in grado di portare vita all’atmosfera.
6. Farete altri video sullo stesso argomento? Asylum potrebbe essere il primo di una breve serie dedicata ai manicomi..
Ci piacerebbe l’idea di fare una intera serie di luoghi abbandonati. Penso che la parte più difficile sia trovarli, e ottenere l’accesso ad essi. Sarebbe incredibile!
7. Secondo te quali sono i migliori time-lapser che conosci e segui?
E’ una domanda davvero difficile, poiché credo che ne siano davvero UN CASINO di ottimi time-lapser, ciascuno capace nel proprio ambito (astrofotografia, HDR, paesaggi, natura, città).
Ragazzi come Rafael Asquith, Terje Sorgjerd, Ben Canales, Shedlon Neill, Tom Lowe e Josh Owens mi sono davvero d’aiuto perché mi motivano ed ispirano sempre oltre.
Un’altra cosa che aiuta è lo stare tutti connessi e condividere la passione insieme, e in questo il social media è perfetto.
8. Noi pensiamo che creare time-lapse di alta qualità possa in qualche modo portare benefici alla carriera degli autori. Sei d’accordo? E se sì, in che modo la tua vita e la tua carriera è cambiata grazie al time-lapse?
Sono senza dubbio d’accordo col il fatto che produrre un video di alta qualità ti garantisca quasi di sicuro il fatto che gli occhi di nuovi potenziali clienti si focalizzino su di te.
Grazie ai nostri primi video, District 1.5 e District Nights, sono arrivato a lavorare con HBO, Discover, ESPN, aziende di produzione e ancor più di recente, abbiamo anche catturato l’attenzione del regista David Fincher (Fightclub, Seven, Social Network, The Girl with the Dragon Tattoo) con il quale stiamo lavorando per sviluppare una sequenza introduttiva di una serie in arrivo.
La nostra vita è davvero cambiata, ed è incredibile.
9. Ci interessa sapere come percepisci il mercato di produzione di time-lapse professionali ai giorni nostri. Credi che ci sia la possibilità – per amatori e professionisti – di venire alla ribalta e diventare conosciuti a livello globale con un gran video time-lapse, come il tuo Asylum?
In questo momento, il mercato è pronto a decollare.
Penso che chiunque, professionista e fotoamatore, con il giusto “look and style” possa diventare un grande in questo settore.
Tutto sta nel produrre roba di qualità e unica. Se metti in giro del materiale che è innovativo, nuovo e fresco, allora sarai sempre un passo avanti e prenderai sempre lavori.
10. Ultimo ma non meno importante, ti va di condividere qualche segreto con i nostri amici di Time Lapse Italia sul come produrre video così alta qualità?
Il segreto più grande (che in realtà non è proprio un segreto) è assicurarvi di avere tre cose:
- ottime inquadrature
- un’ottima colonna sonora
- .. e una grande storia
Se ne lasci una di queste fuori, il tuo prodotto ne patisce e non potrebbe venir fuori così bello come potrebbe potenzialmente essere.
Ho visto tanti ottimi time-lapse, che però “muoiono subito” perché o la musica non è quella giusta, o perché non narrano una storia.
Devi assicurarti che il tuo pubblico venga intrattenuto, e che se ne vada pensando “Cavolo, questo era figo!”.
Hai solo 7 secondi in media per impressionare qualcuno su Internet. Fai in modo di usarli bene.
Ringraziamenti
Come fondatore del progetto voglio ringraziare pubblicamente Andrew per il suo tempo, la gentilezza e per questa intervista che trovo davvero di ispirazione per quelli che passano sulle pagine di TLI.
In bocca al lupo Drew, e un grande abbraccio da tutta la community italiana di TLI!
Marco
traduzione in italiano a cura di Marco Famà
Questa è la versione tradotta dell’intervista originale “An Exclusive Interview to Andrew Geraci, author of the stunning HDR time-lapse video ‘Asylum’“, fatta da Time Lapse Italia in origine in lingua inglese.
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