Geoff Tompkinson è senza dubbio il Maestro del “Viaggio il mondo come fotografo e timelapser”, avendolo fatto con successo per oltre 30 anni! E’ un piacere averlo oggi con noi, su Time Lapse Italia!
Lo ripetiamo ogni mese: amiamo raccontare storie di successo, quelle del tipo “un time-lapse ti cambia la vita“. E’ quindi con orgoglio che questo mese vi parliamo di Geoff: godetevi questa interessantissima intervista!
Chi è Geoff Tompkinson, in un video?
Come sempre, prima di iniziare l’intervista diamo uno sguardo ad una delle ultime creazioni di Geoff Tompkinson:
Introduzione
Ciao Geoff, e grazie per aver accettato la nostra intervista.
“Video del Giorno” “Best of 2012“, e “Best of 2013“: sei stato premiato davvero tante volte su Time Lapse Italia grazie ai tuoi video attorno al mondo.
1. Come ci si sente ad essere uno dei più premiati time-lapser del nostro sito, e cosa ne pensi di TLI sebbene i contenuti non siano prodotti nella tua lingua madre?
Ciao Marco, il piacere è tutto mio.
Devo ammettere di non aver realizzato di essere uno dei più premiati su TLI, ma ora che me l’hai detto mi sento onorato che i miei lavori siano così tanto apprezzati – vi ringrazio!
Ho tutta una serie di nuovi video in arrivo, tra cui un hyperlapse sul 2013, ma ho ancora della post produzione da fare da New York e Washington prima di rilasciarlo.
Tra gli altri progetti di quest’anno 2014 ci sarà anche il mio Timelapse and Hyperlapse Workshop ad Istanbul – una sessione di 5 giorni per un ristretto gruppo di 10-12 persone con sessioni in classe e shooting in diverse location, dove si andrà a trattare di tutto, dallo scatto all’hyperlapse in bulb ramping (dal giorno alla notte).
Inoltre, inizierò presto ad accettare le prevendite di KAIROS – Our World in Timelapse‘ una produzione in Blu-Ray realizzata in collaborazione con alcuni dei migliori timelapser del mondo. Anneliese Possberg, Bevan Percival, Randy Halverson, Joel Schat, Joerg Niggli, Pavel Trotsenko, Stian Redkal, Alex Cherney e ovviamente me stesso.
2. Wow, suona davvero spettacolare!
Sembra che tu abbia vissuto – e stia continuando a vivere – una vita che tanti desidererebbero. 30 anni in viaggio a scattare splendide immagini in giro per il mondo, ed esser pagato per produrre sequenze time lapse di qualità! Queste sequenze te le commissionavano, o semplicemente guadagnavi vendendo i diritti su Getty? Come ci si sente ad esser così liberi.. e soprattutto, hai sempre desiderato farlo?
Beh Marco, ti chiedo scusa in anticipo ma questa sarà una lunga risposta.
Ho lavorato come fotografo professionista full time per 33 anni, o giù di lì.. da quando ho lasciato l’Università nel 1979 (studiavo Biologia Marina).
Ero un fotografo subacqueo specializzato in barriere coralline agli inizi, ma poi mi sono dedicato full time al fotogiornalismo. Creavo le mie idee di storie, quindi scattavo e scrivevo anche i pezzi. Ho lavorato per i più importanti giornali del mondo incluso anche – se ben ricordo – il magazine italiano “Airone” per i quali ho prodotto diversi contenuti.
Questo lavoro era a volte sponsorizzato da me stesso, nell’attesa di poter fare qualche soldo vendendo il prodotto finale ai giornali (come ho sempre fatto), e a volte dai magazine stessi. Questo accadeva con testate tipo GEO, Stern, Bunte, Sunday Times, ecc.
Per un giovane ragazzo senza moglie, figli, e nessuna casa da pagare, era un divertimento pazzesco, e son diventato quindi piuttosto conosciuto nel mondo del fotogiornalismo. Ho anche vinto un premio minore del World Press Photo Award.
Dopo un po’ di tempo, ho realizzato che non sarei mai riuscito a farmi i soldi necessari per vivere soltanto attraverso la vendita di pezzi alle testate, quindi avevo bisogno di qualcos’altro che però rispecchiasse i miei due ideali di sopravvivenza fotografica:
- Dovevo fare per lavoro qualcosa che mi piacesse e mi desse soddisfazione del risultato
- Doveva essere un lavoro pagato bene o perlomeno abbastanza da sostenere le mie altre attività, come il vivere
Mi sono quindi spostato nella produzione di immagini per rapporti annuali di aziende. Avevo già realizzato tutta una serie di storie per magazine di tecnologia e scienze, quindi era naturale per me focalizzarmi in questo tipo di lavori.
Dopo aver fatto vedere il mio portfolio a potenziali clienti, sono approdato ad un importante incarico per la Glaxo Pharmaceuticals, che mi ha portato in giro per il mondo per 5 anni, da centri di ricerca a impianti di produzione. Sono diventato piuttosto esperto nelle tecniche creative di illuminazione e nel viaggio con un sacco di attrezzatura.
Ho anche fatto un lavoro simile per diverse altre importanti corporation, e per tutto il tempo ho anche continuato a lavorare con reportage e nella produzione di una buona selezione di immagini di stock.
Il passo successivo è stata la produzione di immagini di stock.
Ho iniziato lavorando con una serie di agenzie di immagini come Aspect, Science Photo Library, Camera Press, ma i veri guadagni sono arrivati quando mi sono associato al Telegraph Colour Library. Era il periodo in cui i cataloghi stampati erano lo strumento principale della vendita di immagini di stock.
Ogni anno le più grandi librerie di immagini come Tony Stone, ImageBank, Telegraph Colour Library, producevano un catalogo su carta lucida contenente le loro migliori immagini.
Questi cataloghi erano splendidi! Contenevano solo una piccola percentuale delle foto disponibili su ciascun archivio, e generavano il 90% totale degli introiti! Se riuscivi a far sì che una o più immagini tue entravano nella lista, beh.. ti andava davvero molto bene!
Per darti un’idea, avevo 11 immagini nel primo catalogo e forse 20 nel secondo. Per questo piccolo quantitativo di immagini guadagnavo tanto quanto ora riesco a guadagnare da oltre 4.000 video timelapse!. Ma è solo una questione di tempo, nulla è per sempre.
Intorno all’anno 2000 ho realizzato che il guadagno dalle immagini di stock stava scendendo ad un livello tale da non rendermi introiti sufficienti per un professionista. Avevo bisogno di un’idea.
Mi è venuto quindi in mente che le fotocamere digitali emergenti al tempo riuscivano a produrre immagini statiche ad una risoluzione ben maggiore del Full HD 1920×1080 video. Ho quindi capito che se fossi riuscito ad acquisire una serie di immagini con un intervallo regolare, e mandarlo in play in tempo reale, avrei prodotto sequenze time lapse.
Il time lapse mi ha sempre affascinato, tanto che ne avevo parlato molto nel mio progetto di testi universitaria nel 1979.
Ho comprato una delle prime digitali Nikon compatte. Non esistevano intervallometri a quel tempo, quindi me ne sono costruito uno da solo con l’aiuto di un amico esperto di elettronica. Sembrava un arnese per detonare una bomba, e possedeva una tastiera semplicissima per impostare l’intervallo di scatto.
Avevo fatto alcuni test e prodotto alcune sequenze. Mi serviva un modo per assemblarle in un filmato.
Dopo una serie di ricerche, ho acquistato una copia di After Effects e ho iniziato ad usarlo ogni giorno da quel momento in poi.
Sono stato la prima persona ad aver presentato un clip timelapse ad una libreria di immagini, e le persone che ci lavoravano era piuttosto scettiche all’idea di accettarlo dal momento che erano soliti gestire materiale analogico. Alla fine li ho persuasi al fare un tentativo, ed è andata benissimo!
Una nuova carriera quindi si profilava all’orizzonte. Mi sono dato alla produzione full time di questo genere di clip, e ho finanziato i miei viaggi viaggi in giro per il mondo sapendo che il materiale avrebbe venuto bene. Non mi sbagliavo!
Ho da quel momento quindi fatto solo più questo. Insieme a mia moglie Liz, ho realizzato circa 5.000 video time lapse in giro per il mondo, con la libertà di decidere dove volessi scattare cosa.
Il risultato del mio lavoro è utilizzato ripetutamente nei più importanti film hollywoodiani, programmi TV, pubblicità aziendali ecc. ecc. ed ha generato circa $ 4.000.000 (stimati per eccesso). E’ stato davvero figo!
E’ stato pure divertente vedere uno dei miei primissimi timelapse di prova di un cesto di frutta in decomposizione, in una recente animazione della 20th Century Fox – PAZZESCO! E’ bello vedere vecchie cose ancora venire utilizzate oggi.
Sta però tornando il momento in cui è in decadenza questo modello di lavoro, a causa dell’inevitabile miglioramento nella tecnologia e volume di produzioni amatoriali.
3. Qual è l’attrezzatura che utilizzi quando scatti i time lapse in giro per il mondo? Fotocamera, obiettivi, slider – se ne usi alcuni?
Scatto time-lapse con materiale Canon: Canon 5D Mark II e Canon 6D per lavori di astrofotografia. Diverse lenti Canon, ma quelle standard per questo tipo di produzione sono il Canon 16-35mm f/2.8 e il Sigma 15mm f/2.8 EX DG Diagonal Fisheye.
Utilizzo lo slider Dynamic Perception e una testa motorizzata eMotimo. Per gli hyperlapse invece utilizzo vari dolly e monopiedi da me progettati. Chi verrà ai miei workshop sarà in grado di vederli e utilizzarli da sé.
Per i lavori dal giorno alla note, dopo anni di utilizzo di metodi manuali, mi sono convertito all’eccellente Promote Control.
4. Il progetto “Round the World in Timelapse” è uno dei più interessanti di cui abbiamo parlato su Time Lapse Italia. Tutte queste sequenze time lapse focalizzate sulle città sono un modo di promuovere i tuoi lavori, o esistono per uno.. “scopo maggiore”?
Ho creato video time lapse per tanto tempo e in molte location, credo con il maggior numero di generi di chiunque altro al mondo. Non ho mai considerato però “l’auto promozione” dal momento che ero piuttosto contento di fare ciò che amavo, ed esser pagato per farlo.
Uno anno o due fa ho però deciso che i pezzi migliori di questo gigantesco volume di lavori avrebbe creato una collezione unica da presentare al pubblico come un prodotto in sé.
Una sorta di traccia del lavoro di una vita creativa da lasciare dietro di sé. In quel momento ho quindi deciso di creare la mia pagina Facebook e Vimeo, e di spostarmi un po’ nel mondo dei social network con l’obiettivo di generare abbastanza interesse per rendere questo tipo di prodotto un vettore di nuovi potenziali clienti.
Allo scopo di arricchire la collezione in termini di location e tipologie, ho invitato un team di grandi timelapser a tutto il mondo ad accompagnarmi in questa avventura. Ora sono tutti con me, quindi ho davvero tanto lavoro da fare nell’assemblaggio di un’offerta completa di timelapse. Come ho detto prima, accetteremo i preordini di questo BluRay molto presto!
5. Secondo te chi sono i migliori time-lapser che conosci e segui?
Ammiro i lavori di tanti artisti timelapser, ma non ne menzionerei uno in particolare. Tanti timelapser tendono a concentrarsi su un singolo tipo di lavoro in una singola location. Io ammiro il lavoro di tutti quelli che ho invitato ad associarsi al progetto KAIROS.
6. Crediamo che la produzione di video time lapse di alta qualità possa portare benefici alla carriera di un autore. Sei ovviamente d’accordo con questo!
Inoltre, ci interessa sapere come percepisci il mercato professionale della produzione time-lapse in questi giorni. Credi che ci sia ancora spazio per amatori e professionisti videomaker di uscire fuori allo scoperto diventando noti grazie ad un time-lapse?
Spero di non sembrare troppo negativo, ma risponderò così.. di getto.
Come ho detto nella mia lunga risposta qui sopra all’altra tua domanda, c’è un tempo per ogni cosa e quel tempo è un po’ come un timelapse di un cesto di frutta in decomposizione.
Le cose sono andate bene fino ad un certo punto di massima, quindi inizieranno a decadere ad un tasso costante nel tempo.
L’evoluzione tecnologica ha fatto sì che fosse decisamente più facile produrre contenuto fotografico di alta qualità con un briciolo di esperienza. Questa è una cosa positiva sotto tanti aspetti, ma negativa sotto altri se il tuo scopo è guadagnarti da vivere vendendo le tue immagini.
Ogni volta che un bravo amatore fornisce gratis la sua fotografia o il suo video ad una testata o emittente televisiva al puro scopo di vedere il proprio lavoro pubblicato, o il suo nome menzionato, sta consciamente abbassando il valore generale percepito dell’immagine.
Vengo contattato settimanalmente da canali TV da tutto il mondo che mi chiedono il permesso di utilizzare il mio lavoro. Si aspettano di ottenerlo gratis. Perché? Perché lo ottengono gratis dagli altri!
Cercano su YouTube o Vimeo, trovano il materiale che fa al caso loro e più delle volte l’autore è così lusingato che lo da via per niente.
Questo è inevitabile e non si può fermare.
Come ho detto prima, il tempo in cui potevi farci buoni soldi e sostenere viaggi per il mondo dalla sola vendita di stock è pressoché terminato. E forse sono stato una delle poche persone a riuscire a farlo, e ora ho rallentato anche io.
Il prezzo pagato dai giornali ai fotogiornalisti è lo stesso ora di quello che era 30 anni fa, e non era abbastanza nemmeno allora. La tariffa giornaliera pagata per produrre timelapse è al momento inferiore a quella che si prendeva 20 anni fa per le sole foto!
Di recente sono andato ad un evento dove ho incrociato tanti fotografi che ricordo dedicati al fotogiornalismo “dei vecchi tempi”. Ero rimasto l’unico a produrre immagini, gli altri ne sono usciti da diversi anni.
Penso che se diventare famoso come grande timelapser sia ciò che vuoi, è possibile esserlo tra coloro i quali sono veramente interessati nel timelapse, ma questo ti porta davvero poco in termini economici al fotografo. Coloro i quali vogliano essere ricordati per più tempo dovranno produrre qualcosa di diverso.
Ci sono tante persone che producono timelapse spettacolari, ed è ormai difficile trovare chi sia più bravo di chiunque altro.
Le persone che ottengono la maggiore visibilità dai loro lavori fotografici non sono spesso i migliori, ma quelli che riescono meglio a promuoversi e sanno sfruttare i media disponibili al momento.
Guarda la tecnica dell’hyperlapse. Ci sono movimenti semplici e movimenti molto complessi da fare. Ci sono modi facili di far post produzione, e modi migliori per farla. Ma alla fine della fiera, lo spettatore medio non percepisce né apprezza il lavoro extra del perfezionista.
E questo si riflette nel prezzo che il cliente è disposto a pagarti per far il lavoro! Se lo stesso riuscirà a trovare qualcosa di decente al prezzo che vuole lui, lo prenderà!
7. Ultima domanda: in molti si chiedono come riesci ad ottenere video così nitidi e definiti! Potresti condividere con noi il tuo workflow per sommi capi, e qualche dettaglio su software, encoding, ecc..? Saresti così gentile da darci qualche prezioso consiglio?
I video che vedete, da me firmati, sono versioni molto compresse per esser viste su Vimeo, quindi mi fa piacere che vengano comunque ben percepiti.
Scatto tutto quel che posso alla massima risoluzione possibile, quindi qualcosa intorno ai 5K. Dal RAW al JPG, dipende dalla situazione. Passo quindi tutti in After Effects a 5K, ridimensionando il tutto per un output in file a 10bit AJA Kona HD. Questi sono piuttosto grandi, quindi produco anche diverse altre dimensioni e codec.
Quando voglio creare uno showreel per una presentazione web, assemblo i clip individuali, la musica, tagli ecc. con Sony Vegas Pro con output 100% MOV Photo JPEG. Questo è quindi convertito in MPEG per Vimeo ecc. utilizzando After Effects o Sorensen Squeeze.
In termini della produzione reale di clip time lapse singoli, ho invece sviluppato il mio workflow e la mia tecnica nel corso degli anni. E lo rivelerò a chiunque parteciperà ai miei workshop!
Grazie, Geoff!
Devo ammettere che interviste così corpose e ricche di contenuti, esperienza e storia non sia semplice trovarne in giro. Quindi voglio personalmente ringraziare Geoff per tutto il tempo che vi ha dedicato, e per la gentilezza con cui ha risposto alla cosa.
Grazie ancora di cuore Geoff, e in bocca al lupo per i tuoi Workshop e per KAIROS.
Un abbraccio tutto italiano dalla community di Time Lapse Italia!
Marco
Questa è la versione originale dell’intervista Travelling the world as a time lapse photographer: meet Geoff Tompkinson.