Prodotti

StarWorks Sky Trail Pro con 360° Panoramic Head Pro – Recensione

blank

Il sistema combinato della StarWork è uno dei prodotti di supporto per la realizzazione di filmati e/o timelapse con spostamenti motorizzati della camera presente sul mercato. E’ costituito dai due elementi: lo Sky Trail Pro (binario con carrello o dolly) e la 360° Panoramic Head Pro (testa panoramica) che sono acquistabili anche separatamente in base alle esigenze. 

La struttura di entrambi i prodotti risulta essere ben solida ma ciò non va ad aumentare il peso che, grazie ai materiali utilizzati (metacrilato ed alluminio) risulta abbastanza contenuto; il peso della testa è di 600 grammi, mentre il peso dello slider completo, nella versione 150 che produce uno spostamento di circa 130 centimetri, è di circa 6 chilogrammi.

Lo Sky Trail Pro viene prodotto anche nella versione 100 capace di produrre uno spostamento reale di circa 80 centimetri o in versione custom capace di produrre spostamenti fino a circa 280 centimetri.

Tutta l’apparecchiatura combinata viene alimentata grazie ad un pacco batterie maneggevole e decisamente leggero grazie alla presenza di 8 batterie di tipo AA. E’ possibile utilizzare anche dei pacchi batteria da 12 Volt con capacità anche di 4,5 e 7,5 Ah acquistabili separatamente che consentono di prolungare l’utilizzo fino oltre le 10-12 ore.

Le due apparecchiature arrivano già preventivamente montate e pronte per l’utilizzo. Non vengono fornite di testa per l’attacco della camera, ciò consente di fare scelte personali in merito. La mia è ricaduta su tre teste della Manfrotto che giro sui supporti in base alle esigenze:

  • la 234rc, che utilizzo nel sistema combinato tra la piastra dello slider e la testa panoramica
  • la 492rc, che utilizzo installata sulla testa panoramica
  • la 494rc2, che per il sistema di frizione utilizzato trovo comoda quando utilizzo solo il movimento lineare dello slider.

Partiamo adesso con l’esperienza importante dell’utilizzo. Ho diviso tale esperienza considerando prima l’utilizzo indipendente delle due apparecchiature per poi finire con l’utilizzo combinato.

Utilizzo della testa panoramica 360°

La testa effettua il suo movimento di 360° con impostazioni molto semplici ed intuitive da effettuare attraverso i quattro tastini disponibili e visibili nel comodo display a due righe.

Sulla parte superiore della testa è presente una bolla utile per il posizionamento orizzontale della stessa.

Starworks Sky Trail Pro Recensione 01

Il movimento può essere continuo o del tipo muovi/scatta/muovi. Attraverso una staffa ad L può essere montata per effettuare un movimento panoramico verticale. Il funzionamento in tale condizione risulta essere stabile grazie alla implementazione del comportamento del motore in questa situazione.

L’impostazione principale è data dal tempo di rotazione dei 360° che, insieme all’intervallo tra uno scatto e l’altro definirà il numero di scatti complessivi. L’intervallo è di tipo reale: ciò significa che se decidiamo di scattare ogni 15” la durata dell’esposizione sommata ai tre parametri facoltativi (pre-esposizione, timer di messa a fuoco, post-esposizione), non potrà essere più lunga.

Con una adeguata impostazione sulla mia Nikon e sul tempo di esposizione impostato sulla testa sono riuscito anche ad effettuare scatti in braketing per la realizzazione di eventuali sequenze in HDR.

Tutte le impostazioni sono visualizzate in quattordici menu (schermate) la cui navigazione avviene tramite due dei quattro pulsanti disponibili; gli altri due vengono utilizzati per le impostazioni e regolazioni. Il primo menu, che viene mostrato non appena si collega l’alimentazione, contiene la schermata che mostra le impostazioni principali relative allo spostamento. Tutte le impostazioni effettuate durante l’uso vengono resettate non appena viene tolta l’alimentazione. I valori di default sono: rotazione completa in 20 minuti in senso orario con scatto ogni 5 secondi (per 240 scatti totali) e movimento continuo.

Agendo, come detto, sui due pulsanti UP e DOWN avremo in ordine:

  • Il menu che consente di testare la tipologia di scatto correntemente impostata.
  • Il menu che consente di impostare la permanenza in secondi della luce del display.
  • Il menu che consente di impostare in percentuale la quantità luminosa del display.
  • Il menu che consente di impostare la posizione della testa panoramica; risulta di particolare importanza in quanto discrimina il comportamento del motore nel caso di impostazione muovi/scatta/muovi, infatti questo si spegne durante la pausa in caso di funzionamento orizzontale mentre rimane in trazione nel caso di funzionamento verticale.
  • Il menu che consente di definire la direzione della rotazione in senso orario o antiorario.
  • Il menu che consente di effettuare uno spostamento manuale con le impostazioni di velocità correntemente impostate; lo utilizzo per posizionare correttamente la camera senza dover agire sulla frizione in cui è agganciata la testa manfrotto.
  • Il menu, direi principale, dove si può impostare il tempo di rotazione completo (360°) da 4 a 999 minuti (16 ore circa); nello stesso viene evidenziato il numero degli scatti automaticamente calcolato in funzione della durata dell’intervallo correntemente impostato e modificabile nel menu successivo.
  • Il menu che consente di impostare l’intervallo di scatto secondo quanto detto in precedenza; è possibile effettuare intervalli a 1 a 60 secondi.
  • Il menu che consente di impostare il ritardo dopo l’esposizione (da 100ms che indica lo stato disattivato a 2sec); non ho trovato un utilizzo per questa impostazione.
  • Il menu che consente di impostare il ritardo prima dell’esposizione (da 100ms che indica lo stato disattivato a 2sec); questo può essere utile nel caso in cui si ritenga che la camera possa subire delle vibrazioni al termine dello spostamento, prima di fermarsi e scattare.
  • Il menu che consente di impostare la durata dell’esposizione (impostabile da 10ms che indica lo stato disattivato a 30sec); questo valore viene tenuto in considerazione nel caso in cui si imposta la durata di esposizione della camera a bulb.
  • Il menu dove, se necessario, si può impostare un tempo da dedicare alla messa a fuoco (da 5ms che indica lo stato disattivato a 2sec); questo parametro è di particolare importanza per l’utilizzo delle macchine Nikon le quali hanno bisogno del contatto di messa a fuoco, prima dello scatto, anche se la messa a fuoco è in manuale.
  • Il menu dove si può definire se l’andamento deve essere in continuo o in modalità muovi/scatta/muovi.

Utilizzo dello slider

Le caratteristiche dello slider sono del tutto simili a quelle della testa, il tutto trasferendo il movimento circolare a quello lineare. Anche in questo caso, sopra la piastra, è presente una bolla utile nel caso occorresse mettere in orizzontale lo slider.

Starworks Sky Trail Pro Recensione 02

Lo slider che ho acquistato è il modello 150 che ha una escursione di circa 130 centimetri. Come nella testa panoramica possiamo ottenere un movimento in continuo o del tipo muovi/scatta/muovi.

Lo slider può essere sistemato su uno o due treppiedi grazie alla presenza di due piastre che possono essere posizionate a piacere lungo tutta l’estensione del binario; nelle piastre sono presenti fori filettati di tipo universale da 1/4” e 3/8”. In questa versione con comandi digitali lo slider può essere utilizzato sia in orizzontale che in verticale. Così come per la testa se si imposta la posizione verticale, il motore provvederà a non far scivolare la piastra.
Il carrello è dotato di quattro cuscinetti a sfera che consentono uno scorrimento preciso ed una buona possibilità di carico.

Lo slider è dotato di interruttori di fine corsa, cosicché alla fine del binario il motore si spegnerà automaticamente evitando qualsiasi tipo di sforzo non utile.

L’utilizzo dei menu è praticamente uguale a quello descritto per la testa panoramica: stesso display, stessi pulsanti e stesse funzionalità a meno di trasferire, come detto, le caratteristiche circolari a quelle lineari.

Unica differenza, troviamo un menu in più che consente di spostare con la massima velocità possibile la piastra in posizione homing (iniziale) rispetto al tipo di spostamento impostato (destra-sinistra o sinistra-destra).

Utilizzo del sistema combinato

Combinando i due accessori motorizzati con le teste scelte si potranno ottenere movimenti di tutte le tipologie, secondo me, limitate solamente dalla fantasia di chi opera.

Starworks Sky Trail Pro Recensione 03

Il master nel sistema combinato risulta essere lo slider. Occorrerà quindi effettuare delle impostazioni di base sulla testa panoramica per poterla far colloquiare con la piastra.

Tutte le impostazioni relative allo scatto dovranno essere impostate nello slider che sarà quindi l’apparecchio collegato con l’apposito cavetto alla camera.

Nella testa panoramica andrà impostato solamente la velocità ed il senso di rotazione funzionale al movimento che si vorrà creare combinato allo spostamento lineare. Importante: la testa panoramica dovrà avere la tipologia di movimento impostata in continuo, all’eventuale stop della stessa provvede la piastra se impostata secondo il metodo muovi/scatta/muovi.

Eseguite le impostazioni così come ho indicato far partire contemporaneamente il movimento di entrambe le apparecchiature. In un primo momento pensavo che l’indipendenza nella partenza potesse essere una questione problematica ma, testando il tutto, ho constatato che in fondo è utile poter fermare ed avviare i movimenti in modo indipendente.

Alcune osservazioni e feedback sottoposti all’attenzione del produttore

Vorrei ringraziare la StarWorks e chi si è reso disponibile ad accogliere le mie problematiche nel primo utilizzo e feedback utili a migliorare il prodotto; infatti ho sempre ricevuto attenzione e assistenza professionale in fase di pre-vendita, vendita e post-vendita.

Rimangono solo alcune osservazioni che ho già comunicato e trattato con la StarWorks:

  • Penso che possa essere utile produrre una documentazione di utilizzo degli strumenti un po’ più approfondita per sfruttare al meglio le caratteristiche delle apparecchiature.
  • Nell’utilizzo dei pulsanti per le impostazioni, forse si dovrebbero trovare soluzioni differenti per l’incremento e decremento; gli spostamenti al momento sono di tipo esponenziale e quindi non sempre comodi per il raggiungimento di una certa precisione.
  • Al momento attuale, per la versione digitale plus da me trattata dello slider, non sono disponibili dei piedini di supporto (mi hanno assicurato che sono in preparazione), i quali in ogni caso saranno acquistabili come optional così come altri accessori.

Tutto ciò non è naturalmente bloccante nell’utilizzo, ma renderebbe lo strumento ancora più semplice da adoperare.

In ogni caso, a titolo personale, sono rimasto pienamente soddisfatto dell’acquisto da me effettuato.

11 Commenti

Lascia un Commento

Al Top
Send this to a friend